La villa di “Scarface”, il “Tropical Paradise”
Attorniata da 10 ettari di terreno, da cui si stagliano piante e alberi delle specie più diverse, l’abitazione – recentemente ristrutturata e dal nome che è tutto un programma, “Tropical Paradise”, – si trova nei pressi di Santa Barbara, in California, e offre tutto ciò che un compratore, specie se vip, potrebbe desiderare: interni lussuosi e spaziosi – dalle meravigliose camere da letto alla stanza da pranzo con soffitto a botte con decorazioni a foglie d’oro raffigurante anche il trionfo bellico di Alessandro Magno a Persepolis, passando per gli splendidi bagni e la sontuosa sala conversazione con cupola bizantina alta 18 metri ornata con abbellimenti ispirati alla chiesa di San Giovanni in Laterano a Roma – ed esterni altrettanto pomposi ed estesi, con tanto di giardino munito di bassorilievi dell’artista Lee Lawrie, piscina e terrazze.
Concepita per volere di un riccone newyorchese, James Waldron Gillespie, che desiderava vivere in una struttura che gli ricordasse gli edifici ammirati in giro per il mondo, la tenuta fu edificata nel 1906 su progetto di Bertram Goodhue, architetto americano celebre nel mondo per il suo stile neo-gotico. Nonostante la nobile origine e il vanto di aver ospitato negli anni icone del calibro di Charlie Chaplin, Winston Churchill, Albert Einstein, John Fitzgerald Kennedy e Thomas Mann, la villa è nota soprattutto per essere stata una delle location della famosissima pellicola di De Palma, uscita nel 1983.
Al suo interno Tony Montana, interpretato da un indescrivibile Al Pacino, si aggirava pianificando la sua ascesa criminale fino alla inevitabile caduta, immortalata nella tragica sequenza conclusiva in cui, per mano dei sicari di un rivale, l’ex esule cubano finiva cadavere nella sua piscina. Una scena indimenticabile, una scena che si inserisce nella storia del cinema, una scena da rivedere milioni di volte, proprio come la villa di Scarface.