Road Tv Italia intervista il Procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore
di Oscar De Simone
Otto anni intensi, quelli che hanno visto il Magistrato a capo della Procura di Napoli, una delle più critiche d’Italia; otto anni ricchi di successi, per la Giustizia..
Inchieste serrate che hanno portato all’arresto di capiclan come Antonio Iovine e di recente Michele Zagaria; indagini tese a smascherare le connivenze della criminalità con politici anche nazionali come Nicola Cosentino, costretto a dimettersi da sottosegretario all’Economia.
Degli “anni Lepore”, ricordiamo l’inchiesta Calciopoli, quelle relative alla gestione ed allo smaltimento dei rifiuti e quella relativa al rapporto Tarantini-Lavitola-Berlusconi.
“È più difficile indagare su un politico, che incastrare un camorrista”. Questa, è una frase che ben sintetizza, l’operato di questo magistrato.
“Da dopo domani non ci saranno più le mie abitudini: l’arrivo in ufficio, il saluto alle mie collaboratrici, la riunione con i colleghi. Sono triste non solo per il mio lavoro che mi è sempre piaciuto o per i miei collaboratori più stretti ma per tutta la Procura che ho sempre considerato come un’altra famiglia”. Dal 15 dicembre ad aspettarlo a casa ci sarà sua moglie con la quale il prossimo 28 dicembre festeggerà i 50 anni di matrimonio. “Sicuramente da stasera non si lamenterà più dei miei ritardi, dei rientri la sera a casa ben oltre l’orario di cena, delle mie interminabili telefonate di lavoro” ha raccontato ridendo, a Panorama.
L’ex Procuratore ha raccomandato unità fra le forze della Procura, nell’andare via.
E pochi giorni fa, in occasione della cerimonia di intitolazione della Biblioteca del Museo del Mare alla piccola Simonetta Lamberti, prima di salutare il suo ufficio ed i suoi sostituti, il Magistrato si è gentilmente concesso ai microfoni di RoadTv Italia, con Eliana Iuorio e Anna Copertino