Francesco Facchinetti ha vissuto un vero e proprio incubo a causa di una donna che ha iniziato a perseguitarlo a partire dal 2005. La donna, napoletana di 44 anni, è attualmente in carcere a Palermo per aver tentato di uccidere la sua stessa madre.
La vita privata del conduttore, cantante e dj Francesco Facchinetti è stata sconvolta da una lunga serie di lettere minatorie, foto pornografiche o che mostravano cimiteri, che lo hanno indotto a richiedere il porto d’armi.
Francesco Facchinetti: “All’inizio mi sembrava una fan come le altre, poi è totalmente impazzita”
In passato, nel corso di una puntata radiofonica del programma ‘I corrieri della sera’ in onda su Radio Kiss Kiss, Facchinetti decise di parlare in merito a ciò che gli stava accadendo: “È una storia che è cominciata nel 2004, all’inizio mi sembrava una fan come tante altre, ma quando la donna ha capito che non ricambiavo le sue telefonate e e-mail è totalmente impazzita. Poi ha tentato di uccidere sua madre, bruciando la casa, e così è finita in galera. […] Mi ha minacciato di morte con lettere allucinanti e contenuti erotici di cui in radio non possiamo parlare. Poi sette mesi fa, dopo 8 anni, ho avuto il coraggio di querelarla. All’inizio non volevo farlo perchè mi sembra una ‘cosa così’. Poi mi sono preoccupato non tanto per me ma soprattutto per la mia famiglia. Adesso partirà il processo. […] Abbiate il coraggio di denunciare. A me, all’inizio, inviava qualche lettera a settimana, che poi sono diventate 10, e infine 40 a settimana. Ne ho raccolte circa 4 mila in questi anni. È passata dal “ti amo” al “voglio ucciderti”. Mi inviava anche foto di cimiteri. Allucinante”.
Attualmente il giudice monocratico di Como ha disposto una perizia psichiatrica che verifichi se e quanto la donna sia in grado di intendere e di volere. Il processo per stalking è stato quindi rimandato in attesa dei risultati.
Francesco Facchinetti: “L’ho fatto per tutelare mia figlia”
In aula, Francesco Facchinetti, ha testimoniato in merito alle numerose lettere ricevute nel corso degli anni presso la sua abitazione. Da cinque a sette lettere a settimana, infatti, arrivavano presso l’indirizzo di Mariano Comense, contenenti minacce, ritagli di giornale, foto di croci e cimiteri. Sembra, inoltre, che anche il padre Roby abbia ricevuto alcune minacce da parte della stessa donna.
Nel 2012 è scatta la denuncia ai carabinieri. “L’ho fatto per tutelare mia figlia“, ha spiegato il conduttore tv anche all’interno dell’aula. Non resta che attendere i risultati della perizia psichiatrica, sperando che questa vicenda possa essere finalmente archiviata.