Carmine Attanasio s’incatena a un albero e inizia lo sciopero della fame contro il giornale “Il Fatto Quotidiano”

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Carmine Attanasio, consigliere Comunale e Metropolitano di Napoli, s’incatena a un albero fuori alla Rai in viale Marconi. Inizia così lo sciopero della fame contro il giornale “Il Fatto Quotidiano” di Marco Travaglio e la protesta contro le “Penna di Camorra“.

Carmine Attanasio: la protesta contro le “Penne di Camorra”

Per anni Carmine Attanasio è andato in Consiglio Comunale facendo il proprio dovere, ma davanti a un episodio che l’ha visto “letteralmente infilato” in una lista di condannati, inquisiti, fascisti, voltagabbana, che è stata pubblicata dal “Fatto Quotidiano” e resa visibile anche sul TG1 nazionale in prima serata, ha comprato catena e sedia portandosi fuori alla sede RAI di Viale Marconi incatenandosi ad un albero e cominciando lo sciopero della fame per protestare contro quelle da lui definite “Penne di Camorra“.

Carmine Attanasio: “Travaglio, hai fatto i soldi! E con quei soldi hai comprato tu la “Fabbrica del Fango”!!!

A suo dire, è camorra anche quella che prende le persone oneste e le sbatte in prima pagina come mostri da dare in pasto alla gente arrabbiata e inferocita contro la politica. Attanasio ha innalzato cartelli contro “Il Fatto Quotidiano” distribuendo in fotocopia la lettera che il suo avvocato, Gennaro Tuccillo, ha inviato alla testata giornalistica chiedendo l’immediata rimozione del nome di Attanasio dalla suddetta lista, riservandosi di aderire a tutte le vie consentite dalla legge e dall’ordinamento giuridico per iniziare una corposa causa di risarcimento danni che, per volontà di Attanasio, sarà devoluto per metà ai tanti giornalisti precari che sgobbano per giornate intere senza avere il giusto corrispettivo per il lavoro svolto e per metà per l’acquisto di alberi da mettere a dimora nell’ormai cementificata area metropolitana di Napoli.
In un cartello issato nel posto della protesta, riferendosi al direttore de “Il Fatto Quotidiano” è stato scritto: Travaglio, hai fatto i soldi! E con quei soldi hai comprato tu la “Fabbrica del Fango”!!!