Da ieri sera Maurizio Sarri è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli, ma i tifosi azzurri già stanno avendo modo di conoscerlo, soprattutto grazie alle sue frasi durante un anno ad Empoli in cui, oltre alle qualità dell’allenatore, sono emerse quelle di un personaggio fatto apposta per essere amato dai napoletani. Gli stessi che non hanno risparmiato alcune critiche a Rafa Benitez, sia con il senno di poi, che durante la sua esperienza. Tra queste, forse la maggiore è quella di un eccessivo utilizzo del turnover. Il tecnico spagnolo tendeva, infatti, a far ruotare, di gara in gara, un discreto numero di effettivi. Bene o male che fosse la sua scelta, si può senza dubbio dire che il concetto non trovi un estimatore nel neo allenatore partenopeo.
L’opinione sul turnover del neo tecnico azzurro, Sarri, non lascia adito a dubbi
Sarri, infatti, ha una sua opinione personale in merito, spiegata molto chiaramente nella conferenza stampa prima della partita Atalanta-Empoli (famosa soprattutto per il pugno di Denis a Tonelli). “A me il turnover sinceramente sta un po’ sui coglioni. Perchè sono quelle situazioni che se ne cambi cinque e perdi sei un cretino, perchè ne dovevi cambiare tre. Se ne cambi tre e perdi sei un cretino perchè ne andavano cambiati sei. Io ritengo che nelle squadre ci siano dei calciatori che devono giocare sempre. Qualche squadra ce lo dimostrano. Tevez gioca sempre. Il turnover va fatto in quelle zone di campo in cui hai giocatori che abbiano valori similari. Poi ci sono ruoli in cui è difficile pensare a rotazioni importanti, se non all’interno di una partita”.