Superquark alla Gaiola. Alberto Angela, nella prima puntata di Superquark, andata in onda giovedì 25 giugno 2015, tra imponenti resti romani e grotte marine, ha condotto gli spettatori tra le bellezze archeologiche e naturali del Parco di Gaiola. Un pezzo di costa tra Posillipo e Nisida scelto per la sua bellezza già dai romani, come dimostrano la grande quantità di rovine visitabili, sopra e sotto l’acqua del mare.
Superquark alla Gaiola: Alberto Angela tra le bellezze del capoluogo campano
Oggi il complesso della Gaiola comprende la spiaggia e il parco sommerso della Gaiola, siti che si trovano tra lo splendido Borgo di Marechiaro e la suggestiva Baia di Trentaremi con due isolotti che sorgono a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo.
La stessa collina di Posillipo è un posto storico che deve il suo nome alla villa d’otium del Pausilypon i cui resti sono in un’area che va dal promontorio di Trentaremi a Marechiaro: fatta costruire dal romano Publio Vedio Pollione nel I Sec. a.C. dopo la sua morte i beni passarono tra i possedimenti dell’imperatore Ottaviano Augusto. Sui fondali della piccola baia, a pochi metri di profondità, si possono vedere resti di approdi, di camminamenti e di vasche per l’allevamento del pesce, molto usate dai patrizi romani dell’epoca.
La spiaggia si raggiunge attraverso la discesa della Gaiola che partendo da via Tito Lucrezio Caro scende fino al mare. E’ una zona molto bella rimasta abbandonata per secoli fino a quando, verso il 1840, in occasione dei lavori per la costruzione della strada che porta a Bagnoli, furono trovate e rivalutate le varie rovine esistenti.