In questi primi giorni d’allenamento, i tifosi arrivati fino a Dimaro per seguire la preparazione del Napoli sono stati distratti da un oggetto misterioso, che volava sulle teste dei calciatori: è il drone di mister Sarri. Una tecnologia già usata dal neo tecnico azzurro la scorsa stagione ad Empoli. Tale drone, che tutti noi conosciamo, ma che fino ad oggi pensavamo servisse solo per fare foto o riprese dall’alto, è invece usato da Sarri come strumento per studiare il comportamento dei propri calciatori.
Drone di mister Sarri: Giovanni Scotto ci spiega il funzionamento
Il giornalista Giovanni Scotto sul sito gianlucadimarzio.com ha pubblicato un interessante articolo dove spiega in che modo funziona il drone di mister Sarri: “Alzare gli occhi al cielo: quello di Dimaro è azzurro come non mai. Azzurro-Napoli, appunto. E poi un rumore. Anzi, un ronzio. “Ma che è?”, si chiedono i tifosi puntando il dito. Sembra quei giocattoli volanti che in realtà non sono giochi ma avanzati apparecchi volanti, i droni. Maurizio Sarri e il suo staff ne ha portato uno, evoluto e costoso, che si alza in volo e osserva gli allenamenti del Napoli. Anzi, fa di più, perchè li riprende con una telecamera che inquadra da ogni angolazione. È il famoso drone che ha fatto la sua comparsa durante la scorsa stagione a Empoli. Soluzione all’avanguardia, “brevettata” da Sarri e il suo staff, che ha ovviamente riproposto col Napoli, sin dal primo giorno di ritiro. Il drone è una macchina volante che riprende i movimenti dei giocatori. Sarri è maniacale:quanti passaggi ha fatto Valdifiori, quante volte la linea difensiva si è disunita, quanto le punte abbiano permesso l’inserimento del trequartista.E anche le distanze tra i difensori e perfino dei terzini dal bordo del campo:si perchè il segreto di una diagonale perfetta è la partenza. E questa si valuta in base alla posizione del difensore. E così via. Il drone registra tutto, un mac collegato alla macchina registra e un software avanzato schematizza le immagini. In rosso i movimenti sbagliati, le distanze troppo strette o troppo larghe. In verde i movimenti appropriati, le distanze giuste per un equilibrio difensivo corretto. E da lì gli spunti per parlare ai calciatori e correggere. E quel drone in cielo a spiare e archiviare ogni movimento. per la cronaca: stamattina piccolo intoppo, il marchingegno non è partito, ma solo per cautela. Col tempo la macchina di Sarri diventerà perfetta (si spera): non il drone, ma la difesa del Napoli. Efficiente e precisa, come lo è il drone volante dell’allenatore che ha conquistato De Laurentiis”.