Anatolij Korov tenta di sventare una rapina ma viene ucciso davanti alla figlia
Aveva 38 anni ed era un operaio edile proveniente dall’Ucraina con un regolare permesso di soggiorno in Italia, sposato e padre di tre figli. L’uomo ha tentato di impedire una rapina in un supermercato di Castello di Cisterna, è stato ucciso dai rapinatori davanti la figlia di un anno e mezzo per portare via 300 euro.
E’ questo il bottino del colpo con omicidio messo a segno da due persone con il volto coperto da casco integrale nel supermercato, fuggite via con il loro scoter dopo aver freddato con due colpi di pistola Korov, intervenuto a difesa dei clienti e dei dipendenti del negozio anche se aveva terminato di fare la spesa e si stava avviando all’uscita con il suo carello.
Ha provato a sventare una rapina: non fa notizia
“Non ha fatto notizia. A parte qualche veloce lancio ai Tg o qualche riga sui giornali, nessun commento importante. Anatoly Karol aveva 38 anni e sabato era con la sua bambina di un anno e mezzo a fare la spesa in un supermercato di Castello di Cisterna, in provincia di Napoli. All’improvviso due malviventi hanno fatto irruzione nel locale per una rapina. Anatoly ha cercato di sventarla, ma gli hanno sparato davanti alla figlia e poi hanno infierito su di lui con un’arma contundente. È morto quasi subito”. Lo scrive su Facebook Roberto Saviano.”Anatoly era ucraino. Se fosse stato il contrario, se l’ucraino fosse stato il rapinatore, oggi su questo caso avremmo avuto molta più attenzione, raccolte di firme, cortei”, aggiunge con ama lo scrittore.