La Unilever, multinazionale nordeuropea che ha aperto nello stabilimento di Caivano (Napoli), ha annunciato di recente 150 licenziamenti, inoltre, è possibile che la Campania perda progressivamente la produzione del cornetto Algida. Dall’area industriale di Pascarola la multinazionale vuole andar via, già qualche mese fa aveva annunciato di andar via dopo un duro scontro con Enel, in quanto Unilever aveva denunciato innumerevoli e continue interruzioni del servizio di energia elettrica che hanno provocato ‘considerevoli danni economici’. Tale problematica con Enel però pare oggi finalmente risolta, ora c’è il problema esuberi e i 150 licenziamenti in vista dallo stabilimento Cornetto Algida, con i sindacati realmente preoccupati sul futuro dello stabilimento a Pascarola.
Licenziamenti Cornetto Algida: i sindacati trattano
Due mesi di tempo per trovare un accordo, che soddisfi entrambi. I sindacati si oppongono ad un esubero così elevato e non vogliano sentir parlare nemmeno di un pacchetto di incentivi finalizzati all’espulsione di impiegati e operai. La Unilever, multinazionale anglo-olandese, sul piatto mostra invece i dati relativi agli ultimi 4 anni, dove lo stabilimento di Caivano ha perso il 14% della fetta di mercato italiano. Il problema non riguarda solo la crisi economica degli italiani, ma secondo Unilever, la fabbrica di Caivano è molto più costosa e troppo poco competitiva rispetto ai due impianti omologhi ubicati in Inghilterra e in Germania. Eppure c’è chi sostiene che il bilancio della azienda di Pascarola è in attivo. Secondo i sindacati l’intenzione di Unilever sarebbe dunque quella di ridurre drasticamente i contratti full time a tempo indeterminato.