Vittime sul lavoro: “L’infortunio non fa reddito”

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Vittime sul lavoro: "L'infortunio non fa reddito"

Terme di Agnano – Domenica ore 11, in occasione della giornata nazionale delle vittime sul lavoro L’ANMIL Napoli (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e invalidi del lavoro) proporrà la raccolta firme per sostenere la petizione ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, contro la riforma dell’ISEE che ha previsto l’inserimento della rendita INAIL nella dichiarazione dei redditi a cui l’Associazione si oppone, sollevando illegittimità dell’inserimento di una prestazione che ha natura risarcitoria e non previdenziale, in vista dell’ormai prossimo pronunciamento in merito del Consiglio di Stato.

A sottolineare l’importanza del tema, anche il Papa, nell’Angelus di Domenica 11 ottobre, rivolgerà un messaggio all’ANMIL e a tutte le vittime del lavoro di cui ci sarà in Piazza S. Pietro una delegazione.

La situazione del fenomeno infortunistico, stando agli ultimi dati provvisori INAIL disponibili relativi al periodo 1° gennaio-31 agosto 2015, evidenziano un significativo aumento dei casi mortali passati da 652 nei primi 8 mesi del 2014 a 752 nel 2015 (+15%) mentre per quanto riguarda gli infortuni rallenta il calo registrato negli ultimi anni e, nel confronto tra il 1° gennaio-31 agosto 2015 e lo stesso periodo del 2014 la flessione è stato solo -4,1% con 410.000 denunce quest’anno.

Ma la Giornata vuole essere anche l’occasione per fare il punto sulla tutela prevista per i lavoratori infortunati o per quanti contraggono una malattia professionale: i risarcimenti e le rendite INAIL vengono regolati dal Testo Unico infortuni che risale al 1965 e, nonostante le modifiche intervenute nel tempo, risulta essere anacronistico, inadeguato e iniquo. Peraltro, gli effetti della crisi che attraversa il paese non risparmiano le fasce sociali più deboli e, a questo proposito, in tutte le manifestazioni organizzate nelle varie province d’Italia, l’ANMIL prosegue la raccolta firme per sostenere la petizione ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica contro la riforma dell’ISEE che ha previsto l’inserimento della rendita INAIL nella dichiarazione dei redditi a cui l’Associazione si è fortemente opposta sollevando illegittimità dell’inserimento di una prestazione che ha natura risarcitoria e non previdenziale, in vista dell’ormai prossimo pronunciamento in merito del Consiglio di Stato.