Il Napoli batte il Midtjylland per 5 a 0 grazie alle reti di El Kaddouri, Gabbiadini (2), Maggio e Callejon, raggiungendo la qualificazione ai sedicesimi di Europa League con due turni d’anticipo: fino al 16 dicembre (Coppa Italia) gli azzurri potranno concentrarsi solo sul campionato.
Altro che biscotto danese
Che i danesi arrivassero con il vessillo obliquo era apparso scontato già dalla vigilia, con il tecnico Thorup impegnato più ad elogiare il Napoli ed il Napoli che dare battaglia al San Paolo, vista la serie di sconfitte in campionato che sta facendo traballare la sua panchina. Ecco quindi che con un turn over danese abbondante, quello napoletano passa sicuramente in secondo piano: dentro Maggio, Strinic, Chiriches, Valdifiori, Lopez ed El Kaddouri ma giocano come i titolari. Proprio il marocchino apre le marcature al 13′, scappando alle spalle della difesa come il miglior Callejon e battendo di sinistro il portiere: da applausi l’assist di Insigne. Napoli padrone del ring, di Gabbiadini l’uno-due che chiude la partita già dopo poco più di mezz’ora: l’attaccante al 23′ ribadisce in rete di sinistro una palla vagante in area e al 38′, sempre con lo stesso piede, aggancia un cross di David Lopez e batte per la terza volta il portiere.
Pokerissimo a incastro
La seconda frazione si apre con l’azione in solitaria di Christian Maggio, che porta i suoi sul 4-0 grazie ad un destro in diagonale che non lascia scampo al portiere Andersen. Comincia la giradola delle sostituzioni: fuori Hamsik, Insigne e Strinic, dentro Hysaj, Allan e Callejon. Proprio lo spagnolo è l’assistman (mancato) di una bella azione corale del Napoli al 66°: il finalizzatore designato è ancora una volta Gabbiadini ma l’attaccante trova il muro avversario a deviare in angolo. Leggermente più incisivi i danesi nel secondo tempo: la migliore azione della partita capita sui piedi di Olsson, che trova però Reina a sbarrargli la strada sul tentativo di cucchiaio in area piccola. Gloria anche per Callejon: lo spagnolo va originalmente in gol di testa, schiacciando verso il secondo palo un calcio d’angolo battuto da Valdifiori, è il minuto 77. Gli ultimi 10 minuti scorrono veloci, accompagnati dai cori del San Paolo che torna a cantare e che non dimentica (a ragione) la sua quasi centenaria storia. Certo che, con un Napoli così, si può tornare a scriverla.