A Boscoreale presidio “Libera” intitolato a due vittime clan

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A Boscoreale presidio "Libera" intitolato a due vittime clan

E’ nato a Boscoreale il presidio di “Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.

E’ nato a Boscoreale il presidio di “Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Alla presenza del responsabile provinciale di Libera, Antonio D’Amore, si è costituito il presidio di Libera intitolato alla memoria di Rosa Visone, vittima innocente della camorra, e a Roberta Lanzino, vittima innocente della ndragheta. Alla presenza degli iscritti e del comitato promotore è stato firmato il patto di presidio. Presenti anche il referente del presidio di Torre Annunziata don Ciro Cozzolino, l’associazione “La Fenice vulcanica”, la Pro loco”Villa Regina”, Il Quaderno Edizioni” e rappresentanti di altre associazioni del territorio.

La decisione di aprire tale presidio nasce dopo l’uccisione del pescivendolo Antonio Morione nella tragica vigilia di Natale mentre era a lavoro nella sua pescheria con la famiglia.

Il presidio è costituito per formarsi permanentemente sui temi di Libera:la lettura e l’analisi di testi inerenti ai fatti che accadono giornalmente, gli incontri con i testimoni, la partecipazione a convegni. i momenti di confronto con altre realtà anche esterne al territorio, i seminari con relatori esperti su tematiche storico – sociali, antiracket, antiusura, gestione dei beni requisiti alle mafie, la memoria.

“È nostra intenzione impegnarci per ridurre la distanza e la sfiducia che si è creata tra cittadini ed istituzioni. Per noi le istituzioni sono sacre, ma non sempre sono rappresentate degnamente dagli uomini. Il presidio intende costituire sul territorio una comunità monitorante che, grazie alle normative sull’accesso civico, interverrà sulle attività della cosa pubblica per evitare la corruzione, la sopraffazione e le ingiustizie; valorizzare la memoria delle persone che hanno lottato e l’azione di coloro che lottano contro le mafie; promuovere azioni di lotta non violenta contro ogni forma di illegalità, di ingiustizia e di infiltrazione mafiosa sul territorio; privilegiare l’attenzione verso i giovani, attraverso interventi educativi ed iniziative rivolte alle scuole; attenzionare il territorio circa fenomeni di racket”, spiega il neo eletto referente Sergio D’Alessio.

“Il motivo per cui si è deciso di intitolare il nostro presidio- aggiunge – a Rosa Visone, perché vittima innocente della camorra, morta in un conflitto a fuoco tra carabinieri e camorristi a Torre Annunziata mentre passeggiava nei dintorni con la sorella maggiore; e a Roberta Lanzino, perché rappresenta un’ ennesima violenza sulle donne, compiuta da affiliati della ndragheta mentre si recava a casa a mare, in Calabria, dai genitori dopo aver concluso brillantemente il primo anno di vita universitaria”. A breve ci sarà la presentazione pubblica di Libera di Boscoreale.