Mercoledì 6 aprile 2016, ore 20.30 il Clubino (via Luca Giordano, 73 – Napoli) organizza una serata speciale in occasione della presentazione del pamphlet del giornalista e scrittore Geo Nocchetti “Gesù non aveva amici (e nemmeno una famiglia)” edito da Tullio Pironti con prefazione di Vittorio Sgarbi.
All’incontro con l’autore partecipano Lucio Rufolo e Giuliana Gaudyer che improvviseranno due momenti teatrali ispirati ai temi del libro, per introdurre il dialogo tra Nocchetti e il pubblico. Coordinano la giornalista Brunella Bianchi e la scrittrice Chiara Tortorelli. La serata si concluderà con una cena durante la quale i lettori potranno chiacchierare con l’autore.
Contributo per la serata con cena: 5 euro.
“Gesù non aveva amici (e nemmeno una famiglia)” sottopone ad una acuta analisi fuori dagli schemi i concetti di famiglia, matrimonio e amicizia, ribaltando i luoghi comuni e sottolineando la necessità di una maggiore autenticità dei rapporti, dei sentimenti e dei valori da rifondare per dei contenitori sempre più svuotati di significato e sui quali urge riflettere. La famiglia e l’amicizia cause prime dell’attuale degrado umano e sociale del nostro tempo? Possibile? Sì, se continuiamo a ritenere questi due termini dei valori assoluti e non dei contenitori di valori da riscoprire, rinegoziare, rinvigorire. Nel corso dei secoli l’amicizia e la famiglia si sono trasformate in altro, da antidoto sono diventati veleni. Il pamphlet di Geo Nocchetti scandaglia tutti gli aspetti dell’amicizia, della famiglia e dei sentimenti collaterali o affini senza indulgere in alcun negazionismo moralista o omissioni pudiche e ipocrite. Meglio l’odio dell’amicizia, in molti casi, la famiglia normale e quella mafiosa non sono poi diverse, questi alcuni dei concetti espressi sul filo di una prosa scarna, tagliente, diretta, come il pugno e il calcio che Papa Francesco tirerebbe a chi insulta i suoi affetti o cerca di corromperlo. Una lettura dei rapporti umani attraverso la lente nitida dell’etica pubblica e non soltanto della morale privata, la spiegazione di come il diritto pervada molto più di quel che si creda l’istituto familiare al quale concede inaccettabili eccezioni e scappatoie dalle responsabilità penali, a partire dall’incesto, dal favoreggiamento, dal furto tra consanguinei. Un libro scomodo per chi concepisce l’amicizia e la famiglia come clan camorristici e non, come complicità e assenso a prescindere a qualunque comportamento, criminale e non, del “proprio amico”.
This post was published on Apr 6, 2016 17:13
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