A Napoli si vive male. La città fanalino di coda d’Italia per qualità della vita

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di Redazione

Anche quest’anno “Il Sole 24 ore” ha stilato la classifica delle città italiane in cui si vive meglio, valutando la qualità della vita nel nostro Belpaese. Napoli, manco a dirlo, è fanalino di coda della lista al 107esimo posto: l’ultima posizione conquistata non è certamente il primo insuccesso per il capoluogo campano, che l’anno scorso era in penultima posizione e quello prima al terzultimo, ma il costante peggioramento della vivibilità a Napoli brucia perchè, seppur lieve, si ripete di anno in anno, confermando la deriva della città.

Il fallimento accomuna tendenzialmente tutte le città del Sud, giudicate poco vivibili. Al meridione, infatti, spetta il triste controllo della parte bassa della classifica – le città siciliane, pugliesi, calabresi e campane occupano le ultime venti postazioni; sale invece Trento, che scalza Bolzano dalla prima posizione guadagnandosi il titolo di città più vivibile della nazione.

L’indagine, che si articola in più classifiche sulla base delle quali viene stilata la lista generale, prende in considerazione sei macroaree: tenore di vita; affari e lavoro; servizi, ambiente e salute; popolazione; ordine pubblico; tempo libero. Sei ambiti che valutano non soltanto la qualità della vita in termini di stabilità economica e livelli occupazionali, ma anche in virtù della sicurezza percepita dai cittadini in termini di ordine pubblico e garanzia di diritti alla salute, nonchè di servizi per il benessere della persona ed occasioni di svago offerti dal territorio.

2 dicembre 2013