A passi di danza con Antonella Laezza

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Dopo due anni di pandemia, restrizioni e paure e nel bel mezzo di una guerra la notizia più bella è riprendere a riempire i teatri, calcare i palcoscenici e tornare alla sbarra.

“Dopo due anni di pandemia, restrizioni e paure e nel bel mezzo di una guerra – racconta a braccio il critico di balletto Massimiliano Craus – la notizia più bella è riprendere a riempire i teatri, calcare i palcoscenici e tornare alla sbarra. Speriamo per sempre senza una mascherina ad impedirci di respirare a fondo. Soprattutto lo dobbiamo sperare per la nuova generazione danzante sorta un cumulo di macerie psicologiche ed economiche.” Si è passati dunque in un batter d’occhio dal ricordo amaro del passato all’ottimismo dilagante per il futuro, nonostante tutto e tutti. E ad accalorare quest’ottimismo ci mette il suo contributo Dino Carano, notissimo dirigente dell’ACSI, che annovera tra le persone più in gamba in giro proprio “Antonella Laezza, giovanissima direttrice artistica a cui mancano pochissimi mesi ai festeggiamenti ufficiali dei primi dieci anni di carriera a Passi di danza, impegnata in questi giorni in un vero e proprio tour de force.” Oltre a Craus e Carano c’erano alla sessione d’incontro i coreografi Adriana D’Alonzo, Donato Bianco e Ciro della Volpe.

“E’ stato bellissimo questo confronto aperto ai miei artisti ed al pubblico che ha sempre seguito il mio ensemble – racconta Antonella Laezza – perché tutto è cominciato dodici anni fa, quando ho terminato gli studi in danza modern-jazz con Steve La Chance presso l’IDA Ballet, e di modern-contemporary con Ferdinando Arenella, e ho puntato tutto sull’armonia psico-fisica ed a diffondere la passione della danza a tutti i giovani desiderosi d’imparare la dura tecnica, per esprimere le proprie emozioni con il corpo a tempo di musica.”

A passi di danza con Antonella Laezza
Antonella Laezza

Fino ai prossimi appuntamenti con la scena di sabato 9 e domenica 10 luglio al Teatro Lendi di Sant’Arpino, soprattutto dopo questi ultimi due anni di chiusure e paure. “L’intero mondo della danza ha passato un periodo terribile  – continua Antonella Laezza – forse più di altri settori dell’arte e della cultura. Abbiamo pagato a caro prezzo le restrizioni imposte dall’alto ma anche le paure di ciascuno di noi, compresi i giovani artisti divenuti sempre più fragili. E per questa ragione i tre appuntamenti di queste settimane per noi sono stati essenziali. E dopo la tavola rotonda di cui sopra, seguiranno finalmente anche le due serate del nostro spettacolo di questa stagione 2021-2022 al Teatro Lendi di luglio, con tutto il corpo di ballo finalmente convocabile. La prima serata è interamente dedicata agli automi di danza, la seconda serata avrà invece il tema centrale dedicato all’universo.”

Se pensiamo al primo balletto che ha portato in scena gli automi non possiamo che rivolgere la nostra mente a “Coppelia”, capolavoro di Leo Delibes ed Arthur Saint-Leon del 1870, balletto che tra l’altro segnava il passaggio dalla tradizione parigina a quella russa per via della guerra francoprussiana e della tragica battaglia di Sedan. Il secondo balletto potrebbe essere “Lo Schiaccianoci” di Lev Ivanov e Piotr Ilich Ciaikovskij del 1892 mentre il terzo sarebbe senz’altro la “Bottega fantastica” di Leonide Massine e Gioacchino Rossini, ripreso da Ottorino Respighi nel 1919.

Due serate a cui Antonella Laezza non ha sottratto la fantasia e che, anzi, ha abbinato a questa idea di un passato storico a quella dell’universo, “alla scoperta del cosmo tra stelle, nebulose, meteoriti ed onde gravitazionali – ci spiega infine la Laezza – ovvero un mio sogno divenuto realtà con il contributo di Donato Bianco. E poi ci saranno le coreografie hip hop con Adriana D’Alonzo e con il musical “Pinocchio” sulle musiche dei Pooh. Uno spettacolo variegato ma leggero, proprio per vivere in un clima di serenità tutti insieme. Vorrei tanto che il mio ensemble possa ripartire alla grande in vista della nuova stagione di danza 2022-2023 con tante novità e soprattutto con un sincero ottimismo.”