L’Accademia Aeronautica di Pozzuoli ha accolto ed ospitato la seconda edizione del “Premio Nazionale Giuseppe Salvia”, istituito dall’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria (ANPPE). La cerimonia si è tenuta venerdì mattina e i lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Comandante Generale di divisione aerea Luigi Casali.
Il Presidente della Repubblica e il Presidente del Senato hanno conferito una medaglia al Premio Salvia, e ha ottenuto il patrocinio dei Ministeri dell’Interno, della Difesa e della Giustizia, nonché della Federazione Nazionale Stampa Italiana, del Comune di Pozzuoli, Accademia Studi Polizia Penitenziaria e Poliziotto Penitenziario. Premiati circa 40 rappresentati delle Forze dell’Ordine. I cadeaux allegati alle targhe, consegnati ai vincitori, sono stati sponsorizzati e forniti dalla MSC Crociere e Kimbo, rappresentati per l’occasione rispettivamente dal Vice President Southern Europe Leonardo Massa e Mario Rubino.
Messaggi di apprezzamento sono pervenuti dal Ministro dell’Interno Piantedosi, dal Ministro della Giustizia Nordio, dal Ministro della Difesa Crosetto, dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mantovano, dal Capo della Polizia Pisani, dal Comandante Generale Teo Luzi, dal Presidente del Senato Ignazio La Russa – il quale in una nota – si è rivolto ai vincitori del Premio Salvia “Coloro che oggi riceveranno questo prestigioso riconoscimento rivolgo la mia ammirazione e la mia profonda riconoscenza: la passione, l’abnegazione, il senso del dovere, l’amore per la Patria e per i cittadini che contraddistingue il vostro servizio, sono una ricchezza di cui l’intera Nazione deve essere fiera. La Russa poi ha ricordato Salvia: “Con la sua storia e il suo sacrificio, il dottor Giuseppe Salvia, Vice Direttore del Carcere di Poggioreale, è stato e sarà sempre un fulgido esempio di quell’Italia sana, forte e valorosa che, senza paura, si schiera dalla parte della legalità e della giustizia.”
Anche il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo ha inviato una missiva indirizzata all’ANPPE nella quale ha scritto: “Giuseppe Salvia ha svolto il suo lavoro e ha servito lo Stato con dedizione, abnegazione e onore, in un periodo storico particolare e in un contesto difficile; non ha ceduto di fronte all’arroganza della camorra e a un boss che si credeva intoccabile e al di sopra della legge. Giuseppe ha rappresentato al meglio il ruolo dello Stato difronte alla sfida della criminalità organizzata, e a soli 42 anni ha pagato questa scelta con la sua vita. Il sacrificio di Giuseppe Salvia non è stato vano, ha rappresentato e rappresenta un esempio per tutti gli uomini e le donne che amano le istituzioni e decidono di seguire la via della legalità e del rispetto delle regole. Lo Stato ha riportato ferite dolorosissime nella lotta contro le mafie, molte delle quali sono ancora oggi aperte e sanguinanti, ma le figure di eroi silenziosi come Giuseppe Salvia dimostrano come le associazioni criminali, prive di qualsiasi onore e dignità, si combattano anche raccontando ai giovani e alle nuove generazioni, la loro vile e miserabile natura, un cancro della democrazia che deve essere combattuto e che sarà sconfitto attraverso la mobilitazione delle coscienze e la costruzione di un poderoso argine morale alimentato da un’etica dell’antimafia di popolo diffusa e condivisa.
All’iniziativa hanno preso parte le massime autorità nazionali, regionali, cittadine, locali e religiose, tra cui: il Sottosegretario di Stato Wanda Ferro in rappresentanza del Governo; il Vice Ministero degli Esteri On. Edmondo Cirielli, il Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, il Presidente del Consiglio di Stato Avv. Luigi Maruotti, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, il Vice Sindaco di Città Metropolitana Cirillo e Don Maurizio Patriciello. Tra i parlamentari presenti: il Sen Cantalamessa, il Sen. Rastrelli, il Deputato Schiano, Luciano Schifone e diversi sindaci. Per la Magistratura il Procuratore di Napoli Nord Antonietta Troncone, il Procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, il Procuratore Aggiunto Filippelli, Ricci, Falcone, il Sostituto Procurare Generale della Corte di Cassazione Aldo Esposito, il Presidente di Sorveglianza Patrizia Mirra, il Presidente del Tribunale di Napoli Nord, rappresentato dal Presidente della sezione Penale Luigi Buono, il Console Generale degli Stati Uniti d’America Roberts Pounds, il questore di Napoli Maurizio Agricola, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gen.Enrico Scandone, la Guardia di Finanza era rappresentata dal Ten.Col. Michele Doronzo del Gruppo Gdf di Giugliano, il Comandante della PM di Arzano Biagio Chiariello, il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Vanvitelli Prof. Ludovico Docimo già Presidente della Società Italiana di Chirurgia, i commissari prefettizi e di Governo di Caivano di Sant’Antimo (vice prefetto Gabriella D’Orso, Corinne Palumbo, Maria Rosaria Picardi, Maria Grazia Cerciello) e Melito. L’Agenzia nazionale per i beni confiscati era rappresentata su delega del prefetto Bruno Corda dal dirigente generale di PS Grazia Mirabile.
Presente anche tra le scuole, una rappresentanza della Marino Guarano di Melito, che ha cantato l’inno di Mameli.
I RICONOSCIMENTI – A Giuseppe Salvia sono intitolati il carcere di Poggioreale a Napoli, dove prestava servizio, e l’omonima scuola primaria e dell’infanzia di Capri, sua città natale. Tra i premiati di oggi figurano: Luciano Perandria, graduato aiutante dell’Esercito Italiano; Alessandro Coseddu, soldato dell’Esercito Italiano; Riccardo Pisu, soldato dell’Esercito Italiano; Pasquale Carfora, sergente maggiore aiutante dell’Aeronautica Militare; Thomas Pio Miraglia, allievo ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare; Angelo Patruno, capitano di vascello della Marina Militare; Francesco Raucci, appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri; Giuseppe Palmiero, vice ispettore della Polizia di Stato; Corrado Pezzella, assistente Polizia di Stato; Alfonso Sorgente, agente scelto Polizia di Stato; il dottor Gaetano Diglio, dirigente della Polizia Penitenziaria; la dottoressa Carolina Arancio, dirigente della Polizia Penitenziaria; il sovrintendente della Polizia Penitenziaria, Francesco Napolitano; l’assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria, Sabatino Della Monica; l’assistente capo della Polizia Penitenziaria, Claudio Ricciardi; gli assistenti della Polizia Penitenziaria Antonio Caserta, Lorenzo Clarizia e Nicola Falluto.
“ESEMPIO DI AMORE PER LA GIUSTIZIA” – «La Città Metropolitana partecipa con profonda deferenza a questo Premio perché costituisce l’occasione per ricordare la figura di un grandissimo servitore dello Stato, Giuseppe Salvia, che ha voluto difendere, a costo della propria vita, il rispetto dei principi di legalità, di democrazia e uguaglianza, l’amore per il proprio lavoro e per la Repubblica». Questa mattina il vicesindaco della Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cirillo, ha partecipato – in rappresentanza del sindaco metropolitano, Gaetano Manfredi – alla II Edizione del Premio Nazionale dedicato al Vicedirettore della Casa Circondariale di Poggioreale barbaramente trucidato, il 14 aprile del 1981, all’età di 38 anni, su ordine del capo incontrastato della ‘Nuova Camorra Organizzata’, Raffaele Cutolo, perché aveva ‘osato’ perquisirlo come ‘un detenuto qualunque’ al rientro in carcere da un’udienza dibattimentale, il 7 novembre del 1980. Per quell’omicidio Cutolo fu condannato all’ergastolo. Il Vicedirettore lasciò la moglie, la professoressa Giuseppina Troianiello, e i due figli, Antonino e Claudio, di 5 e 3 anni. «Saremo sempre vicini – ha concluso il Vicesindaco metropolitano Cirillo – alla famiglia, a questa iniziativa e a tutte le altre che vorranno ricordare la memoria del Vicedirettore Salvia: è fondamentale trasmettere il suo esempio alle nuove generazioni, l’esempio di un uomo dello Stato che non si piega all’arroganza e alla protervia della criminalità ma che segue i suoi ideali di giustizia nella consapevolezza di poter pagare questa scelta addirittura con la propria stessa vita, come poi purtroppo accadde. Coloro che sono stati premiati questa mattina testimoniano, tuttavia, che il seme piantato quel tragico 14 aprile è germogliato e ha portato tanti frutti, in termini di legalità e speranza. A noi tutti il compito di diffondere sempre più questo fulgido modello di amore per la giustizia, oggi non ancora conosciuto come merita».
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