Ad Acerra circa 5.000 cittadini hanno sfilato in corteo contro il disastro ambientale, l’inceneritore, e contro l’incenerimento di decenni di ecoballe. Numerosi gli slogan e le parole d’ordine del corteo che partendo dalla Stazione ferroviaria ha coinvolto tutta la città sino a piazzale Renella, nelle vicinanze del Castello Baronale, dove si è tenuta un’assemblea pubblica.
Secondo le stime a ribasso delle forze dell’ordine al corteo hanno partecipato 3.000 cittadini. Secondo le associazioni e i comitati sono stati 5.000. “Ecoballe fuori dalle balle“, “un futuro migliore per i figli di questa terra”, hanno gridato al cielo gli studenti convenuti.
Secondo i genitori in strada “l’inquinamento ambientale ci sta uccidendo. Proprio ieri è venuta a mancare un’altra persona, morta a causa di un tumore, come purtroppo è successo in ogni famiglia. Qualcuno piange i propri figli, altri i propri genitori, altri ancora i propri fratelli, le proprie sorelle. Dobbiamo risvegliare questa città, prima che sia troppo tardi“. In sintesi la manifestazione ha chiesto la chiusura definitiva del termovalorizzatore e forme di smaltimento dei rifiuti alternative.
“Non brucerete i nostri sogni, le nostre speranze, il nostro futuro” si sottolineava con gli striscioni; “la nostra è una protesta pacifica e per questo non ci fermeremo fino a quando non avremo certezze per il nostro futuro, che deve essere fatto di aria pulita, non di inquinamento che ci uccide ogni giorno di più”.