Acerra, patto tra clan: l’omicidio del ras per assicurarsi il controllo del territorio

0
418
Tradito da due stelle tatuate, ricercato napoletano arrestato al mare

I due sodalizi criminali, in accordo tra loro, hanno ideato e organizzato l’omicidio di Pasquale Tortora, elemento di spicco dell’omonimo clan attivo ad Acerra e Casalnuovo di Napoli.

Un patto tra due sodalizi criminali ad Acerra (Napoli) per un omicidio e quindi il controllo del territori. In manette 6 persone. Tra i coinvolti nell’indagine anche Pasquale Di Balsamo, morto in una sparatoria il 29 aprile scorso. Questa mattina, ad Acerra, Napoli e Nuoro, i militari di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 persone, emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di altrettanti indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di concorso in omicidio, detenzione illegale di armi e ricettazione, aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose. L’attività investigativa, ha consentito di documentare l’esistenza e l’operatività di due gruppi criminali, uno formatosi ad Afragola e coagulatosi intorno a Cosimo Nicolì, e l’altro guidato da Bruno Avventurato, operante ad Acerra.

I due sodalizi in accordo tra loro hanno ideato e organizzato l’omicidio di Pasquale Tortora, elemento di spicco dell’omonimo clan attivo ad Acerra e Casalnuovo di Napoli, avvenuto il 20 maggio 2020. Nell’occasione il gruppo Avventurato aveva fornito il necessario supporto logistico ai sicari, mentre il Nicolì si era preoccupato di reperire i killer. Per tale assassinio il Nucleo Investigativo carabinieri di Castello di Cisterna ha già arrestato gli esecutori materiali del delitto in conseguenza dell’emissione di una misura cautelare richiesta dalla D.d.a. partenopea ed emessa dal competente Giudice per le indagini preliminari.

Inoltre dalle indagine è emerso il duplice movente dell’omicidio: vendicare l’uccisione di Giuseppe Avventurato, fratello di Bruno e già capo dell’omonimo gruppo, di cui si riteneva responsabile Tortora, e suggellare un patto tra i due gruppi camorristici finalizzato ad assicurarsi il controllo congiunto dei traffici illeciti nel territorio di Acerra. Tra i coinvolti nell’indagine vi era anche Di Balsamo Pasquale, ucciso il 29 aprile scorso in una sparatoria avvenuta ad Acerra tra lo stesso Di Balsamo e un 21enne, anch’egli deceduto in conseguenza del conflitto a fuoco. Le evidenze investigative hanno dimostrato che Pasquale Di Balsamo si era prodigato in prima persona per fornire “l’appoggio” ai killer di Pasquale Tortora.