
Addio IMU per sempre, finalmente! Basta inviare questo modulo e te ne dimentichi, la grande novità -roadtvitalia.it
Puoi dire addio all’IMU. Basta inviare questo modulo, finalmente è realtà. Tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
L’IMU, acronimo di imposta municipale unica, è una tassa che tutti i proprietari di unità immobiliari devono versare. Tale imposta è stata introdotta nel 2012 ed ha sostituito quelle precedenti. L’IMU si applica sui fabbricati, sui terreni e sulle aree edificabili e, l’importo da versare varia a seconda del valore catastale degli immobili.
Tutti i contribuenti sono obbligati a pagare l’IMU, infatti, non versare questa imposta comporta l’applicazione di interessi moratori e di sanzioni. È importante pagare l’IMU poiché, i proventi derivanti da questa imposta rappresentano un’importante fonte di finanziamento e di sostentamento per gli enti locali. I Comuni, infatti, attingono da queste risorse per finanziare servizi pubblici essenziali come, ad esempio, la manutenzione delle strade o la raccolta dei rifiuti.
Addio IMU per sempre, finalmente! Basta inviare questo modulo e te ne dimentichi, la grande novità
Pagare l’IMU, dunque, è importante per l’intera comunità. Come già accennato in precedenza, sottrarsi al versamento dell’importo dovuto comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie e l’avvio di eventuali procedimenti legali da parte dell’amministrazione comunale. Tuttavia, esistono delle eccezioni.

La Corte di Cassazione con la sentenza del 2022 ha chiarito che, in alcuni casi, si può ottenere una riduzione o persino, l‘esenzione dal pagamento dell’IMU, anche quando si tratta di una seconda casa. Per ricevere queste esenzione è necessario presentare un documento.
Con la sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022 i giudici della Cassazione hanno, infatti, stabilito che le coppie sposate o unite civilmente con residenze in abitazioni differenti possono essere esentate dal pagamento dell’IMU per entrambe le case e non solo per una. Quindi dal 2022, è possibile ottenere le esenzioni IMU su entrambi gli immobili a patto, però, che uno dei due coniugi abbia la residenza e la dimora e non solo la residenza anagrafica.
Questa sentenza ha un effetto retroattivo, significa che coloro che ne hanno diritto ed interesse possono richiedere il rimborso per l’IMU versato, e basta presentare una domanda. Coloro che abbiano intenzione di chiedere il rimborso devono presentare una documentazione dalla quale si evinca la presenza della famiglia all’interno delle abitazioni, come ad esempio la scelta del medico di base o le bollette di acqua luce e gas. Il Comune di residenza vaglierà tutta la documentazione e, i relativi consumi, attraverso i quali si accerterà l’effettiva permanenza del nucleo familiare nella seconda casa e, deciderà.