di Redazione
Napoli – L’Adisu Parthenope, ente regionale per i servizi agli studenti e il diritto allo studio dell’Università Parthenope, è sotto inchiesta per presunti sprechi di danaro – circa 3 milioni di euro – erogati a favore di soggetti legati ai vertici del Consiglio d’Amministrazione per consulenze di vario titolo ed accordi e appalti predefiniti che sarebbero stati truccati e manovrati dall’interno.
Lo scandalo, partito da indagini della magistratura contabile che avrebbe riscontrato alcune irregolarità nei conti dell’ente, non coinvolgerebbe l’Università, ma soltanto – come riporta oggi “La Repubblica” – il Consiglio di Amministrazione di Adisu, la cui nomina è di stampo esclusivamente politico. Sotto accusa, infatti, sono, per ora, due vicinissimi al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: il presidente del CdA Maurizio Zuccaro e il direttore generale Francesco Dentice, che sono stati già raggiunti da un avviso di garanzia per i reati di abuso d’ufficio e truffa.
L’inchiesta, guidata da Ida Frongillo e dal procuratore aggiunto per i reati contro la pubblica amministrazione Francesco Greco, rischia di aprire un vero e proprio vaso di Pandora: da un lato, infatti, ci sono le annose lamentele degli studenti, che denunciano lunghe attese per l’erogazione delle borse di studio, dall’altro i presunti sprechi di denaro pubblico che dovrebbe garantire loro il diritto allo studio.
7 novembre 2013