L’aeroporto di Capodichino raggiuge i livelli di transito passeggeri del 2019, e nel mese di settembre supera i livelli pre covid
L’aeroporto di Capodichino nel mese di agosto ha raggiunto i livelli di transito passeggeri del 2019, anno pre pandemia, e nel mese di settembre ha perfino superato i livelli pre covid migliorando la performance. Il dato è emerso in occasione della presentazione del Fact Book 2022 realizzato da Itsm (Transport and Sustainable Mobility) presentato a Palazzo Reale.
Secondo il rapporto sono in particolare gli aeroporti delle città del Sud Italia ad aver recuperato i livelli per pandemia, seguiti dagli scali delle isole. A spingere la ripresa è il turismo.
”A causa della pandemia – ha spiegato Renato Redondi del Centro Studi Itsm – negli ultimi due non si era riusciti a viaggiare e dunque la ripresa va letta anche un po’ come uno sfogo della domanda che era stata repressa. Per quanto riguarda Napoli e il Sud Italia il trasporto aereo gioca un ruolo importante di riequilibrio di mobilità a livello nazionale vista l’assenza di mezzi sostitutivi efficienti se consideriamo che l’alta velocità ferroviaria non tocca il Sud”.
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Per quanto riguarda invece il traffico aereo delle merci, a livello nazionale, i livelli pre-covid erano già stati raggiunti lo scorso anno ”mentre adesso – ha evidenziato Redondi – si registra un rallentamento a causa della guerra in Ucraina e dell’innalzamento dei costi delle materie prime e dell’energia”. Allargando lo sguardo all’Europa, l’Italia e la Spagna sono i Paesi in cui si registra la maggiore ripresa mentre faticano di più la Gran Bretagna e l’Olanda.
”Per quanto riguarda le prospettive future – ha concluso Redondi – a crescere saranno quei mercati in cui si porrà al centro il tema della sostenibilità ambientale che acquisisce sempre più importanza”.