Adesso diventa difficile non porsi qualche domanda. E le domande, si sa, spesso possono portare a pensar male. Soprattutto in mancanza di quei dati oggettivi che, però, la Digos sta cercando di ricostruire in merito all’aggressione, a questo punto, presunta o tale, è lecito domandarselo, subita da Higuain e Andujar. Il fatto sarebbe accaduto domenica sera, dopo la sconfitta con la Lazio, quando i due calciatori del Napoli avrebbero, condizionale quantomai d’obbligo, subito un agguato da parte di alcuni tifosi azzurri, mentre erano in macchina.
La Digos smentisce la prima versione dei fatti sull’aggressione subita dalle auto di Higuain e Andujar
Stando a una prima versione dei fatti, le auto dei due (Higuain sarebbe stato a bordo di un taxi) sarebbero state minacciosamente accerchiate da parte di una quindicina di aggressori, che, calci, pugni e lanci di pietre al loro indirizzo, avrebbero anche infranto il lunotto anteriore di una delle due vetture. Ma la versione odierna di Repubblica riporta una versione dei fatti che, stando, appunto, alle indagini della Digos, sarebbe leggermente diversa. Infatti i pur non giustificabili tifosi, si sarebbero limitati ad alcuni schiaffi e pugni contro la carrozzeria delle due auto, una volta riconosciuti gli occupanti nel traffico. Stesso trattamento riservato al pullman della squadra all’uscita dal San Paolo.
La versione esasperata dell’aggressione subita da Higuain e Andujar pretesto per una cessione del centravanti?
Ovviamente, come detto, anche questo basterebbe per esprimere il massimo biasimo, ma, tornando all’inizio e alle nostre domande, verrebbe da chiedersi perchè il fatto sarebbe stato ingigantito così? Per quale motivo esasperare un concetto a tal punto? Una risposta prova a darla lo stesso quotidiano che ha riportato la notizia, immaginando che potrebbe far gioco a Higuain per chiedere una cessione. Ipotesi che ci si augura non corrisponda a realtà. Ma non tanto per il valore dell’attaccante argentino, quanto per la profonda tristezza che ne scaturirebbe. Perchè i demeriti del calciatore cederebbero il posto a quelli dell’uomo. E quelli pesano molto di più di un rigore sbagliato.