Un giovane di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato ucciso ieri sera a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, a colpi d’arma da fuoco.
E’ ritenuto vicino al clan Ranucci Antonio Bortone, il 25enne (avrebbe compiuto 26 anni il prossimo 13 settembre) ucciso con sei-sette colpi d’arma da fuoco a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, in un agguato scattato in via Solimena, di fronte alla palazzina di edilizia popolare 2B.
Sempre nel corso della serata di ieri, M.D.I., 29 anni, si è recato all’ospedale Moscati di Aversa con ferite provocate d’arma da fuoco esattamente dello stesso calibro di quella che ha ucciso Bortone. Inoltre il 29enne abita proprio in via Solimena.
Coincidenze che farebbero fortemente ritenere ai carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, a quelli della compagnia di Giugliano in Campania e alla DDA (sostituto procuratore Daniela Varone, recatasi ieri sul posto) che i due fatti potrebbero essere collegati.
Bortone è stato colpito mentre era in sella a uno scooter. Sul luogo dell’omicidio non c’è un sistema di videosorveglianza e sembra che nessuno abbia visto e sentito niente. Ciononostante i carabinieri di Sant’Antimo sono giunti sul posto dopo una telefonata anonima che segnalava spari in quella zona.