Al via i ciak della nuova Serie Rai “I sopravvissuti” con Lino Guanciale e Barbara Bobulova

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lino guanciale

 Registi, tecnici, attori, comparse e attrezzisti della fiction Rai “I sopravvissuti” si sono insediati per due giorni tra i campi e le gallerie monumentali del principale cimitero genovese, a Staglieno, per le scene funerarie del “noir” internazionale. Presenti, tra gli interpreti, Lino Guanciale (già protagonista di altre fiction come “L’allieva”, “La porta rossa”, “Non dirlo al mio capo”), Barbara Bobulova, Camilla Semino Favro, Vincenzo Ferrera, Giacomo Giorgio, Pia Lanciotti, Fausto Maria Sciarappa, Alessio Vassallo.

La trama della serie tv – prodotta da Rai Fiction, France Télévisions, ZDF, Rodeo Drive, Cinétévé – ruota intorno all'”Arianna”, una barca a vela su cui partono dodici persone per una traversata oceanica. La barca subisce un naufragio e scompare dai radar. Solo un anno dopo sarà trovato il relitto con sette naufraghi a bordo. Cosa è successo dopo il naufragio? Che fine hanno fatto gli scomparsi? Tra simulazioni di piogge torrenziali durante il seppellimento di un feretro, cortei funebri verso le imponenti colonne del Pantheon, abbracci e lacrime, non è mancato un piccolo imprevisto: al culmine della registrazione di una scena più volte provata, ha fatto capolino in pieno campo, tra i piedi degli attori, il gatto fulvo di Staglieno, mascotte e presenza nota ai frequentatori del Monumentale, e di cui molti si prendono cura, assicurandogli più di un pasto al giorno.

Incuriosito da tanto trambusto, il felino si è avvicinato costringendo il regista Carmine Elia ad uno “stop” che ha strappato qualche risata alle star della fiction. Accanto ai professionisti, esordienti nel ruolo di attori, i necrofori di A.Se.F. Srl, la società partecipata del Comune di Genova, che ha fornito alla coproduzione italo-francese uomini, mezzi e materiali per rendere iper-realistiche le riprese. (Ansa)