Alla Juve la stracittadina torinese: i bianconeri battono il Torino con un secco 3-0

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Una Juve semplicemente più forte ha la meglio sul Torino nel derby della Mole n. 226, grazie a una prestazione finalmente convincente in campionato, dove nelle ultime 4 gare la Vecchia Signora aveva racimolato solo 4 punti, risentendo delle fatiche di Champions. Battuto un discreto Torino fino all’espulsione di Glik.

La Juventus in campo con il 4-3-3, in avanti Giovinco e Giaccherini a supporto di Vucinic, centrocampo con Pirlo, Marchisio e Pogba preferito a un Vidal acciaccato. Chiellini in panca in vista dell’impegno mercoledì in Champions League. Il Torino invece con il solito modulo di Ventura, il 4-2-4 con i 4 davanti Cerci e Santana larghi e Bianchi e Meggiorini vicini al centro attacco.

La Juve non parte benissimo, il Toro sembra tenere bene il campo anche grazie al sacrificio delle ali alte d’attacco che molto spesso chiudono la possibilità del 2 contro 1 sulla fascia d’attacco bianconera.

E infatti nella pressione continua ma non molto convincente della squadra di Conte, la prima occasione è al ’23 per il Toro: Bonucci fa un erroraccio facendo sfilare la palla su un lancio, Meggiorini anticipa Buffon in uscita ma la palla è appena fuori. Tre minuti dopo però, la Juventus recrimina per un fallo chiamato in attacco a Pogba sul portiere su cross insidioso di De Ceglie, ma in realtà il giovane francese non lo sfiora neanche, perché a disturbare Gillet è Ogbonna, che gli frana addosso.

Dopo un paio di ripartenze granata, l’episodio-bivio della partita al 35′: Il centrale Glik fa un fallo cattivissimo con il piede a martello su Giaccherini, e l’arbitro non esita ad estrarre il rosso. Il Toro subisce il colpo e rischia di cadere quando Pogba (grande personalità per tutta la partita di questo giovane tutto quantità e qualità) subisce un fallo  in area, ma Pirlo spara alto il rigore del possibile vantaggio. Assedio Juve ma inutile. Si va a riposo sullo 0-0.

Conte decide di inserire una punta per cercare di sfruttare la superiorità numerica, sostituendo Bendtner per Giaccherini. Inizia da qui un assolo bianconero fatto di assalti continui alla metà campo del Torino che tenta come può di tenere lontana la Juve senza però riuscirci completamente.

Pogba premonisce fallendo un colpo di testa da distanza ravvicinata. Il goal arriva al 12′, grazie a un cross da destra della formica atomica che imbecca Marchisio bravissimo a beffare in anticipo Darmian e insaccare a tuffo di testa. Nella Juve entra anche Asamoah per De Ceglie, nel Toro Stefanovic per Bianchi, ma il canovaccio ormai è lo stesso.

Il raddoppio non tarda a venire, con Giovinco che da destra esplode un diagonale tagliente, la palla prima sotto le gambe di D’ambrosio e poi sotto la mano di un incolpevole Gillet. È 2-0. Il portiere granata tiene attaccato il Toro al respiratore compiendo due parate prodigiose su Pogba e Bendtner. Tutto ancora una volta preludio al sigillo al 39′ di nuovo di Marchisio, con il principino che beffa Gillet premiato da una sontuosa sponda di petto di Vucinic ,ben calciata a incrociare di sinsitro.

La Juve ammazza il derby con i goal di due torinesi doc, entrambi cresciuti nelle giovanili juventine e si porta a +5 dal Napoli che domani è impegnato con il Pescara.

Adesso si punta tutto sulla trasferta di Donetsk con lo Shaktar, in cui la Juve mercoledì si gioca il passaggio ai quarti di Champions:  basta un pareggio per non pregiudicare praticamente mezza stagione!

Giancarlo Manzi

Punto dello Scarpitto sulla 15^ giornata