L’allarme eruzione è scattato dopo le dichiarazioni su “Nature” dei due vulcanologi Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo che, in un loro studio al riguardo, sono arrivati alla conclusione che il Vesuvio stesse per eruttare di nuovo dopo più di settant’anni dall’ultima volta. L’opinione pubblica si è scatenata, ma oggi il Dipartimento della Protezione Civile ha voluto spiegare in una nota la situazioni dei piani di emergenza.
Allarme eruzione: ecco l’intervento della Protezione Civile
Dopo il panico scatenato in questi giorni riguardo ad una probabile e imminente nuova eruzione del Vesuvio, e all’allarme del consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli di Davvero Verdi, il quale lamentava la mancanza di un piano d’emergenza, il Dipartimento della Protezione Civile ha deciso di spiegare la situazione in una nota. Ecco cosa hanno affermato:
“I piani di emergenza, che non sono strumenti calati da Roma ma il risultato del lavoro congiunto di tutti i livelli territoriali, per Vesuvio e Campi Flegrei esistono, da anni, e sono entrambi attualmente in corso di aggiornamento. In particolare come ogni cittadino che sia davvero interessato all’argomento e non solo per fare strumentale polemica può approfondire nelle sezioni dedicate sul sito istituzionale www.protezionecivile.gov.it, negli ultimi anni, non senza difficoltà, il Dipartimento nazionale, in stretto raccordo con la struttura regionale di protezione civile e con l’INGV, ha avviato numerose attività per l’aggiornamento della pianificazione: ridefinizione delle zone rosse sulla base del nuovo scenario scientifico di riferimento, aggiornamento a tutti i livelli dei numerosi elementi di cui si compone il piano globale, ridiscussione con le Regioni dei gemellaggi, individuazione di una corretta veste giuridica per la pianificazione finale. Per non parlare dei corsi di formazione per i tecnici comunali, per il personale delle strutture operative territoriali e delle componenti del sistema di protezione civile coinvolte quotidianamente nelle attività di preparazione e pianificazione Per il Vesuvio ,a valle della pubblicazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce definitivamente la nuova zona rossa per l’area vesuviana, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha recentemente emanato le indicazioni alle Componenti e alle Strutture operative del Servizio Nazionale per l’aggiornamento delle pianificazioni di emergenza ai fini dell’evacuazione cautelativa della popolazione della zona rossa (pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 31 marzo scorso), decreto che sta guidando i lavori dell’intero servizio nazionale di protezione civile in questi mesi. Nel frattempo, nel febbraio di quest’anno la Regione Campania ha approvato anche la nuova delimitazione della zona gialla della pianificazione nazionale“. La Protezione Civile conclude: “Anche per i Campi Flegrei, per i quali la Regione Campania ha approvato sia la nuova zona rossa sia, con la delibera n. 175 di aprile, la zona gialla si seguirà l’iter giuridico-normativo previsto per il piano di emergenza per rischio vulcanico al Vesuvio“.
L’intervento dell’Osservatorio Vesuviano
Ad intervenire nella questione, anche il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Giuseppe De Natale che ha assicurato che una nuova eruzione del Vesuvio non è affatto imminente. “A tutti ribadisco che l’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’INGV, è l’unico Ente che rileva e studia sistematicamente e con continuità i dati di monitoraggio delle aree vulcaniche campane: Vesuvio, Campi Flegrei ed Ischia, ed emette periodicamente bollettini che contengono tutte le informazioni rilevanti, nonché le eventuali variazioni di attività, su questi vulcani. I nostri bollettini sono disponibili a tutti, perché pubblicati nelle sezioni specifiche di questo web“, spiega De Natale.