Allarme Vesuvio. Il capo della Protezione Civile: “Il mio incubo”

L'assessore Cosenza risponde al prefetto Gabrielli sull'allarme Vesuvio: "Lavoriamo intensamente per piano emergenza". De Natale: "No rischi imminenti"

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Allarme Vesuvio. Il capo della Protezione Civile: "Il mio incubo"

Le parole del prefetto Franco Gabrielli non abbassano l’attenzione e la tensione sull’allarme Vesuvio. “Ho due incubi notturni, il Vesuvio e il terremoto in Calabria. Sono queste le aree con maggiore criticità dal punto di vista della protezione civile. Il Vesuvio e la zona dei Campi Flegrei – ha continuato il capo della protezione civilesono l’area più rischiosa al mondo, non tanto per la pericolosità del vulcano in sé, ma per la concentrazione delle popolazione”.

La replica dell’assessore Cosenza sull’allarme Vesuvio. “Lavoriamo intensamente per piano emergenza”

“Stiamo lavorando intensamente ed in perfetto accordo con il prefetto Gabrielli e la dirigenza della Protezione civile nazionale per aggiornare l’intera pianificazione di emergenza per il Vesuvio e i Campi Flegrei”. Le parole dell’ assessore alla Protezione civile della Campania, Edoardo Cosenza, che ha proseguito. “Per il Vesuvio siamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle linee guida per tutte le pianificazioni, comunali, regionali e nazionali, varate a fine 2014 per l’emergenza Vesuvio”.

“Per quanto riguarda i Campi Flegrei – ha aggiunto l’ assessore – la Regione ha già approvato la nuova zona rossa e siamo in attesa dell’approvazione governativa. Tutti i Comuni della Campania ed a maggior ragione quelli a rischio vulcanico hanno avuto un finanziamento regionale per la redazione di piani di emergenza moderni. Grandissimo impulso è stato dato alla realizzazione delle infrastrutture per le vie di fuga: la terza corsia della A3 appena completata, i lavori sulla SS 268 del Vesuvio, i collegamenti del porto di Pozzuoli con la Tangenziale”.

Il direttore dell’Osservatorio vesuviano: “Nessun segnale di pericolo imminente”

Giuseppe De Natale, direttore dell’Osservatorio vesuviano, ha infine sottolineato. “Non ci sono segnali di un pericolo imminente di eruzione. Il Vesuvio da 70 anni è in stato di quiescenza. Ovviamente, però, non bisogna dimenticare che si tratta di un vulcano attivo e che in quella zona vivono più di 800 mila persone”.