Luigi Carbone presenta la sua candidatura al Consiglio comunale di Napoli con Europa Verde.
Luigi Carbone ha presentato la sua candidatura al Consiglio comunale di Napoli con “Europa Verde”. Ecco il suo programma.
La mia Napoli è SOSTENIBILE
Tutti parlano di sviluppo, pochi si interrogano invece sul modello di crescita per la città. La mia idea si fonda sul principio di sostenibilità: la legittima aspirazione al progresso deve ben sposarsi con la tenuta ambientale, sociale e culturale del nostro territorio. Per il turismo, ad esempio, una delle leve di sviluppo più importanti per Napoli, bisogna governare il processo nella direzione più sostenibile per la città: Napoli, per il post-covid, potrebbe candidarsi a capitale del “turismo lento”, passando dalla visione di città-gita a città da turismo esperienziale offrendo al viaggiatore la possibilità di immergersi nella cultura del territorio per assaporarla totalmente, con il massimo della tranquillità e del rispetto per gli usi e i costumi del luogo, per le produzioni locali, per l’ambiente e l’ecosistema.
La mia Napoli è CIVILE
Ed è sensibile alla rispettosa convivenza tra residenti ed operatori commerciali: il divertimento molesto sta portando ad uno scontro tra chi vive e chi lavora in alcune zone della città. E’ arrivato il momento di cambiare registro e promuovere, nell’interesse degli uni e degli altri, controlli seri per garantire il rispetto delle regole. Una vita notturna sostenibile è un obiettivo realistico, che possiamo raggiungere guardando all’esperienza di città che l’hanno già realizzata. E il primo passo deve essere una stretta ferma e decisa sulla vendita di alcolici ai minorenni.
La mia Napoli è STUDENTESCA
Napoli ha una grande tradizione universitaria: giovani che arrivano da tutta Italia e dall’estero anche grazie ai programmi europei di scambio, non trovano però un’offerta di alloggi e servizi dedicati da parte della città. Ma queste generazioni di studenti sono una ricchezza per Napoli. E’ il momento di costruire un’offerta integrata che possa supportare una campagna di promozione per accrescere l’appeal di Napoli Città Universitaria, in collaborazione con gli atenei cittadini: residenze universitarie, sconti e agevolazioni dedicati, aule studio e biblioteche sempre aperte, impianti sportivi e palestre convenzionate, per una città a misura di studente!
La mia Napoli è dei bambini e delle donne
Incrementare l’offerta di asili nido pubblici non è soltanto un dovere civico e morale ma ancor prima un investimento sul nostro futuro. Uno dei risultati dei quali vado più orgoglioso come assessore della Municipalità 2 è quello di aver contribuito ad aprire ben 5 nuovi asili nido sul territorio. L’ho fatto credendo che i bambini, grazie a ludoteche e asili, possano accedere sin da piccolissimi a stimoli cognitivi e relazionali fondamentali per la loro crescita, facilitando di conseguenza le mamme che possono così realizzare a pieno le proprie capacità lavorative e dare un contributo fondamentale alla crescita delle loro famiglie e della nostra comunità.
La mia Napoli è ORGANIZZATA
La straordinaria solidarietà dei napoletani merita di essere pienamente valorizzata, e io ritengo che il Comune debba essere il promotore di questa valorizzazione, che non significa banalmente visibilità, ma vuol dire mettere in rete le associazioni e i volontari, aprire un dialogo costante capace di mettere in contatto realtà complementari tra loro, che potranno crescere ed essere più efficaci grazie all’organizzazione.
La mia Napoli è VIRTUOSA
Ed è piena di cittadini che hanno voglia di collaborare a renderla più vivibile, donando il loro tempo e le loro capacità. Io mi impegnerò per l’inserimento dei percettori del reddito di cittadinanza in progetti di pubblica utilità e per istituire altresì la figura del volontario civico, a cui affidare compiti di interesse collettivo (nonni civici per le scuole, tutela aree verdi e parchi gioco, piccola manutenzione, attività socio assistenziali etc.) Ai volontari civici, che si spendono per la comunità, è giusto che vengano riconosciute delle agevolazioni (abbonamenti autobus, scontistiche, baratto amministrativo etc), che siano sostenibili per il Comune e utili per chi le riceve. Grande attenzione sarà dedicata ai progetti del Servizio Civile Nazionale per offrire ai giovani l’opportunità di una esperienza di grande significato a favore della comunità.
La mia Napoli è DI TUTTI
E deve essere al servizio di tutti i cittadini, promuovendone l’autonomia invece di limitarla. Ascoltando le realtà cittadine che si occupano quotidianamente di diversa abilità, serve un programma concreto per eliminare barriere e ostacoli. Quando dico concreto intendo dire che dove i propositi buoni ma astratti hanno fallito, bisogna intervenire con azioni specifiche, a costo di rimuovere gli ostacoli uno alla volta. Ecco perché è fondamentale coinvolgere chi li affronta ogni giorno e vive sulla sua pelle questa limitazione della libertà.
La mia Napoli è educante
Campi estivi, attività sportive, cineforum di piazza, corsi di teatro, visite guidate: abbiamo molte risorse da attivare per ricostruire il senso di comunità dei nostri quartieri. Recuperare la dimensione più umana, le relazioni quotidiane con le persone che ci circondando ha prodotto un aumento significativo della qualità della vita delle persone in tutti i posti in cui è stato realizzato. Non servono grandi investimenti per fare questo, servono volontà, impegno e la capacità di mettere insieme tante energie che ora viaggiano isolate e, per questo, indebolite.
La mia Napoli è VERDE
Tutti si riempiono la bocca sull’importanza del verde, ma la verità è che le chiacchiere stanno a zero: serve subito un piano strategico di forestazione della città! Non si tratta di estetica ma di vita: non possiamo più pensare di vivere senza ombra, senza ossigeno. Per fare un albero però non ci vuole solo il seme: servono competenze. Gli interventi andranno fatti con criterio, scegliendo piante in grado di resistere e crescere nei luoghi che di volta in volta saranno individuati, con lo spazio giusto e con le radici e le chiome giuste per quello spazio, con un progetto a lungo termine costruito in modo consapevole e coscienzioso. Non solo verde, però, ma una serie di misure per fare di Napoli una delle capitali del “Green Deal Europeo”, per una città a impatto climatico zero!
La mia Napoli è EQUA
E non può più accettare che i suoi cittadini paghino la tassa sui rifiuti più alta d’Italia: una salasso per le famiglie e forse ancor di più per i commercianti. Bisogna battersi per la modifica della legge 147 del 2013 che prevede la copertura integrale dei costi del servizio a carico dell’utenza, prevedendo forme di compartecipazione sotto forma di trasferimenti mirato dallo Stato o dalla Regione per alleggerire il costo sulla cittadinanza. E’ altresì necessaria una revisione dei criteri di riparto, in particolare quello dei metri quadri. Urge nell’immediato una trattativa con il Governo per esentare alle famiglie ed alle aziende che hanno risentito degli effetti economici del covid la Tari relativa al periodo della pandemia.
La mia Napoli è PROTAGONISTA
E le può essere riconosciuto il ruolo che merita solo attraverso una politica di espansione della portata dei propri eventi a livello internazionale. Puntare sui grandi eventi culturali per rilanciare l’immagine di Napoli come capitale del mediterraneo: musica, arte, artigianato, enogastronomia. Rilanciare Mostra d’Oltremare come grande hub capace di attrarre fiere e congressi di livello mondiale e battere sulla programmazione per organizzare l’indotto e mettere a sistema le sinergie da impiegare per lavorare al calendario di eventi della città (Napoli città del Natale, Napoli come città di grandi Festival: Cinema, Teatro, Musica, Artigianato etc.).
La mia Napoli è ARTIGIANA
E lo è da sempre, ma la storia non basta: occorre lanciare la sfida al futuro! Per questo è necessario che il Comune si faccia promotore di un sistema di salvaguardia e tutela del “Made in Naples”, spronando una logica consortile per unire le forze in un’ottica di internazionalizzazione del brand “fatto a Napoli”, coinvolgendo anche la Camera di Commercio. Sartoria, oreficeria, ceramica, liuteria, terracotta, coralli, enogastronomia: una città di eccellenze che non può vivere di ricordi ma che deve lanciarsi verso orizzonti di sviluppo innovativi e all’avanguardia, anche attraverso scuole di mestiere per tramandare i saperi (magari partendo da quella di arte presepiale).
La mia Napoli è ALL’ASCOLTO
I cittadini non solo prima delle elezioni: proprio per questo, alla stregua delle migliori aziende, bisognerà immaginare, in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo 29/93 e dalle Direttive del Ministero per la Funzione Pubblica, un programma di rilevazione della soddisfazione dell’utenza (customer satisfaction) rispetto alle prestazioni erogate dall’amministrazione comunale per orientare le scelte amministrative in fase di programmazione di nuovi servizi o di miglioramento di quelli esistenti, favorendo così il coinvolgimento e la partecipazione degli utenti nelle fasi d’accesso,di fruizione e di valutazione, in modo da rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadino.
La mia Napoli è EFFICIENTE
Se finalmente assisterà alla riforma della macchina comunale che consentirà di svecchiare procedure e organizzazioni oramai desuete e farraginose. Da rivedere anche il ruolo ed il funzionamento delle Municipalità, che non vanno assolutamente abolite ma potenziate: magari meno consiglieri ma competenze più definite e soprattutto autonomia di bilancio. Napoli è efficiente se torna a stringere un patto con i propri dipendenti comunali:
affianco ad un piano di assunzioni, è necessario rifunzionalizzare i lavoratori con politiche di empowerment per accrescere attraverso la formazione continua e gli incentivi il valore delle risorse umane.