Anatolyi Korol è morto nel tentativo di sventare una rapina e oggi viene ricordato come un eroe. Un manifesto ricorda quello che ha fatto, il suo coraggio, la sua forza nell'”opporsi alla prepotenza“. “Anatolyi era un uomo perbene che ha avuto il coraggio di opporsi alla prepotenza. Morto a 38 anni per mano assassina. Gli siamo grati per l’esempio estremo che ha dato a tutti noi“.
L’autopsia si è svolta ieri sera, ora tutto è pronto perché la famiglia possa piangere il suo eroe. I funerali saranno celebrati a Kolodiyivka, il paese natale di Anatolyi ai confini con la Romania.
Intanto, il proprietario del super market, l’imprenditore Giuseppe Piccolo racimola i soldi che i banditi non sono riusciti a rubare, 1.400 euro e li consegna alla moglie di Anatolyi. “Non sono nulla di fronte ad una simile perdita, ma di sicuro sono un piccolo contributo in questo momento difficile“, afferma Giuseppe Piccolo. Ma l’imprenditore non si è fermato qui. Alla famiglia sono stati donati pasti e, soprattutto, Giuseppe Piccolo, ha pagato i biglietti aerei per i familiari. “Quell’uomo è morto da eroe, sono pronto ad assumere sua moglie” conclude Piccolo.
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