Ancora razzismo, Spolli a Balotelli: “Negro di me…”

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di Francesco Cava

Uno tra i più gravi tumori che affliggono il calcio moderno è il fenomeno, ormai sempre più dilagante, del razzismo. Nelle ultime settimane non si parla d’altro, dagli spalti troppo spesso partono cori ed offese verso quelle che vengono considerate “razze” differenti, queste vengono oppresse dal peso dell’ignoranza di coloro che hanno fatto dell’inciviltà il loro credo; colore della pelle, provenienza geografica sono le maggiori cause e l’intero sistema sta muovendosi contro coloro che non fanno altro che svilire il concetto di sana competizione.

L’intero panorama calcistico sta prodigandosi per limitare questo spregevole fenomeno e ci si aspetta la collaborazione di tutte le parti, è proprio per questo motivo che quanto successo nell’anticipo di domenica a Catania, che ha fronteggiato e perso la sfida con il Milan, non si dovrebbe assolutamente vedere.
Il difensore della squadra rossazzura, Nicolas Spolli, è stato accusato dall’attaccante del Milan, Mario Balotelli, di un insulto razzista proprio sul colore della sua pelle. “Negro di me***” sarebbero le offese rivolte al bresciano, questo, furioso, ha immediatamente reagito cercando di fronteggiare l’argentino ma è stato prontamente fermato dal suo compagno di squadra, Kakà, e in un secondo momento anche dall’arbitro.
Ci rendiamo conto che troppo spesso coloro che dovrebbero essere un esempio per l’intera tifoseria, per coloro che divinizzano gli undici giocatori in campo, che li adorano e spesso finiscono per imitare i loro comportamenti, non riescono a reggere il “peso” di tale ruolo; alla luce di questo le parole di Spolli sarebbero ancor più gravi, gettando benzina sul fuoco del razzismo che è già divampato oltre il dovuto.

Si attende la prova tv che possa scagionare o condannare l’argentino, anche se, riguardando le immagini, queste non sembrano dare risposte certe su quanto detto dal difensore, in quanto, nonostante il giocatore dica qualcosa rivolto proprio a Mario Balotelli, le labbra sono serrate e non si riesce a decifrare quanto espresso.