Il tarallo nasce come cibo per poveri diversi secoli fa e sui libri di ricette appare più o meno intorno al diciassettesimo secolo, che era l’epoca di Masaniello. Era un cibo preparato con gli scarti dell’impasto del pane, arricchito con sugna, grasso di maiale e pepe, per dargli più sapore. Era dunque un cibo calorico che serviva ai più poveri per affrontare l’intera giornata. Ma come spesso accade, col passare del tempo la sua fama accresce e nascono i primi venditori di taralli per le strade, nasce il tarallaro e nell’ottocento è aggiunto un nuovo ingrediente alla ricetta classica, la mandorla. Da lì nasce il tarallo che noi tutti conosciamo oggi, preparato con: farina, sugna, pepe, acqua, sale, lievito e mandorle. Ma ora scopriamo, grazie al lavoro del sito Agrodolce, quali sono oggi i migliori taralli di Napoli.
Di seguito la classifica dei tre posti migliori dove poter acquistare taralli in città:
1) Leopoldo (via Foria 212, piazza degli Artisti 6/7, via Chiaia 258/259, via Scarlatti 82, via dei Tribunali 49, via Toledo 371): la sede storica della famiglia Infante è proprio quella di via Foria. Dopo l’esperienza maturata nel panificio del suocero, Leopoldo Infante aprì la sua prima sede in pieno centro storico e da qui a macchia d’olio si è poi diffuso per tutta la città. La tradizione è vista anche in chiave moderna, cercando di venire incontro alle esigenze di tutti i clienti. È da poco nato, infatti, il tarallo vegano, realizzato con olio d’oliva.
2) L di Leopoldo Infante (via Toledo 8, via Colonna 46/47, via L. Giordano 45): da un po’ di tempo l’azienda storica ha subito delle trasformazioni. Questo ramo oggi è gestito da Leopoldo e Nunzia, figli di Gianni Infante. Sono 4 le sedi, l’ultima nata si trova a Spaccanapoli, in via Benedetto Croce 30/31, dove va di moda il cuoppo di taralli, una tendenza che prende spunto dalla storia dello street food partenopeo.
3) Panificio Rescigno (via di Niso, 29): è forse uno dei panifici più storici della città e uno dei prodotti tipici è proprio il tarallo napoletano. Oggi è considerato uno sfizio, i taralli presenziano anche nei buffet delle feste e sono considerati un prodotto tipico locale, a tal punto da incuriosire e stuzzicare soprattutto il palato dei turisti.
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