Sei serate di gala, più di cinquanta premiati, centinaia e centinaia di spettatori, giornali e televisioni per uno stuolo di artisti in scena prestigioso, giovane o premiato alla carriera. Un mix incredibile pensato e realizzato con l’Anima Flegrea che fuoriesce da tutti i pori di Antonio Colandrea, istrionico direttore artistico del festival Anima Flegrea, appunto. Sono stati scritti fiumi di parole nel mese precedente al festival, conclusosi poche ore fa ma con la certezza che se ne parlerà ancora tanto.
“Il sindaco e gli sponsor mi hanno assicurato ancora tanto supporto per il prossimo anno – apre il post-festival il direttore artistico Antonio Colandrea – e per questo la prima edizione di Anima Flegrea possiamo considerarla l’apripista di un nuovo brend che cresce inesorabilmente e si sposta. Vogliamo infatti sdoganare per qualche serata Anima Flegrea fuori dalla rassicurante spiaggia dell’Acquamorta di Monte di Procida per approdare a Pozzuoli ed in altri luoghi dei nostri amati Campi Flegrei.”
Campi ardenti e fertili di un territorio che ha sposato appieno il festival di Antonio Colandrea che abbiamo già presentato minuziosamente e che oggi raccontiamo con il senno di poi delle dichiarazioni dei protagonisti saliti sul palcoscenico. A cominciare dai conduttori Miriana Trevisan, Monica Lubinu, Conte Galé e Veronica Maya impeccabili ad accompagnare il pubblico lungo le sei serate del festival. E poi gli artisti, provenienti dagli ambiti più disparati: danza, prosa, moda, musica, giornalismo e design di ogni genere! Un arcobaleno di creatività voluto fortemente da Antonio Colandrea, il vero protagonista di questo festival, la vera anima flegrea in scena in queste lunghissime sei serate di spettacolo dal vivo.
Del resto Luciano Cannito, Maurizio de Giovanni e Luciana Savignano hanno ribadito a nome dell’intera comunità premiata la gratitudine ad Antonio Colandrea ed al suo staff per la messinscena di un festival di respiro internazionale con tutti i crismi del passato, spesso dimenticato volutamente. Ma a cornice di tutto ha brillato la location incantevole dell’Acquamorta di Monte di Procida, posizionata proprio di fronte all’isola di Procida, visibilissima scendendo i tornanti che accompagnano il visitatore incantato giù al porticciolo. Un’immagine che evoca la bellezza a precindere, quella a cui ha puntato il direttore artistico montese ed orgoglioso di esserlo, proprio come quegli imprenditori e quella cittadinanza attiva che ha lavorato al suo fianco giorno dopo giorno per riuscire nell’impresa più volte decantata dal sindaco Giuseppe Pugliese.
“Ringraziamo tutti i cittadini che nelle loro forze hanno reso possibile questo capolavoro – ha infatti dichiarato a più riprese – e che vorremmo tanto che continuasse al di là dei sindaci e delle forze politiche. Insieme a Monte di Procida città europea dello sport quest’anno abbiamo reso Monte di Procida città anche della danza internazionale con ospiti che non avremmo mai immaginato di avere tra noi fino a qualche mese fa.” Parole di gratitudine ma evidentemente anche di incoraggiamento, quelle lanciate dal palco e dalla platea che non è mai stata sufficiente ad ospitare il numeroso pubblico accorso ogni sera ad omaggiare la danza, la musica, la prosa, la moda e tutto lo spettacolo dal vivo voluto da Antonio Colandrea per la sua gente.