L’ANIPI chiede alla Regione di riavere l’esenzione per l’esame ematico IGF-1 Somatomedina C

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L'ANIPI chiede alla Regione di riavere l'esenzione per l'esame ematico IGF-1 Somatomedina C

L’associazione A.N.I.P.I. onlus nel 2007/2008, con la giunta regionale Bassolino, conquistò l’esenzione all’esame ematico denominato IGF-1 Somatomedina C, ma con l’arrivo della giunta Caldoro tale esame è tornato ad essere a pagamento, “in quanto non rientra nel nomenclatura nazionale e che si doveva risanare il buco economico che c’era in regione” – spiega Sergio Centobelli, presidente dell’associazione per le patologie ipofisarie, ANIPI appunto. Una decisione che ha scatenato stupore e sgomento tra i vertici dell’associazione, che oggi lottano per riavere l’esenzione.

ANIPI – Esame gratuito

Contrari alla decisione della giunta Caldoro di non permettere tali esami gratuitamente, il presidente dell’AnipI, Sergio Centobelli, ha scritto una lettera alla Regione per riesaminare la loro decisione sull’esame IGF-1 Somatomedina C. Quello che segue è la parte conclusiva della lettera firmata Il Presidente A.N.I.P.I. onlus.

A conclusione della proficua azione di razionalizzazione dei costi ed acclarato il riequilibrio dei conti, la Regione Campania avrebbe riconsiderato la possibilità di erogare gratuitamente prestazioni ritenute necessarie tra cui il test in parola.

I nostri associati oltre a numerosi pazienti affetti da patologie ipofisarie, sono costretti necessariamente ad eseguire periodicamente il controllo dei valori di riferimento dell’IGF-1 e quindi a sostenere non poche spese sanitarie aggiuntive per l’accertamento diagnostico di che trattasi.

Questa Presidenza, sensibile alle problematiche socio-sanitarie dei propri iscritti e di quanti convivono con patologie croniche ed invalidanti, ritiene doveroso porre all’attenzione delle SS.LL. il caso esposto richiedendo, nel contempo, il suo riesame per poter conseguire il beneficio di erogazione gratuita del test menzionato.

Sicuri del benevolo accoglimento della presente richiesta, che certamente non causa nessuna spreco all’economica al bilancio regionale in quanto la richiesta è limitata ai soli pazienti con patologia di: acromegalia, ipopituitarismo, nanismo e cuschig. Pertanto si confida in un gradito riscontro della stessa ed una positiva risoluzione della problematica esposta in modo da poter alleviare, almeno economicamente, quanti sono costretti a convivere con patologie che di fatto minano le ordinarie condizioni psico-fisiche di un individuo, offrendo a coloro, che sono affetti da patologie irreversibili, una minima possibilità di avvicinarsi ad una vita più dignitosa“.