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NO STRANIERI O SUD ITALIA.
Recita così l’annuncio choc comparso su E-bay lo scorso 2 aprile. A inserirlo un’azienda di Firenze non meglio identificata, che è in cerca di 3 banconieri per l’apertura di un “prestigioso” locale nel centro città. Al cui interno, non ha dubbi, non vuole né stranieri né meridionali. E lo scrive senza pudore nel testo dell’annuncio, a caratteri cubitali per giunta.
Considerando che il “Sud Italia” non costituisce, rispetto al centro e al nord, una nazione a se stante, l’annuncio rappresenta un caso di discriminazione senza precedenti. Sembra di tornare agli anni ’50, quando i meridionali emigrati al Nord Italia trovavano serie difficoltà a inserirsi nel tessuto sociale – e spesso anche lavorativo – proprio a causa delle loro origini. Ma oggi, nel 2014, sembra assurdo che una tale discriminazione sia ancora possibile, soprattutto perché la legge in materia ha fatto degli importanti passi in avanti. Così, se molti siti di annunci si tutelano inserendo nelle loro pagine la specifica che “il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03”, c’è invece ancora chi non si fa problemi a dichiarare il proprio astio nei confronti di “meridionali e stranieri”, equiparati tra loro proprio come se il Sud Italia fosse di fatto un’altra nazione rispetto al resto d’Italia.
Da dove nascerà mai tutto quest’odio? Sembra quasi di sentire nell’aria l’eco della voce dei secessionisti veneti, che non poco scompiglio stanno portando in Italia con le loro istanze separatiste. L’annuncio pubblicato su E-bay, ma anche su altri siti di annunci lavorativi, ha destato non poche polemiche e reazioni indignate da parte degli stessi fiorentini e toscani, a cominciare dalla redazione di “NoveFirenze”, il primo giornale online a dare la notizia.
Nella sezione dedicata ai commenti gli utenti del web si sono scatenati. “Parlano loro che hanno venduto la Toscana ai cinesi!”, “Io sono un barista qualificato del Sud e a lavorare al nord non andrei mai” commentano alcuni; e ancora: “La mamma degli idioti razzisti è sempre incinta”, e “Fatemi sapere il bar che andiamo a farci 4 chiacchiere, voglio vedere se da vicino mi spiega perché stranieri e meridionali da lui non sono graditi!” minaccia un altro. “Verrà il giorno in cui verranno da noi a supplicare un tozzo di pane” auspica un altro ancora. E c’è anche chi afferma di aver denunciato l’anonimo autore dell’annuncio alla polizia postale per violazione di una legge, quella per la parità dei diritti, che troppo spesso ormai è considerata un’optional.
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