La possibile ricandidatura a sindaco di Napoli da parte di Antonio Bassolino ha accesso un forte dibattito nel Pd, come riportato su Repubblica.it. Tra i primi a commentare un suo ritorno sulla scena, il rettore della Federico II Gaetano Manfredi, che scrive: “Antonio Bassolino rappresenta una risorsa: politico di rilievo, leader carismatico. Il fatto che si pensi a un suo ritorno in campo è anche il segno che in questi anni non c’è stata classe dirigente, si è pensato più a distruggere che a costruire. Siamo un po’ abbandonati: e senza Napoli e la Campania forte, non ci può essere un Mezzogiorno che si fa ascoltare”.
L’opinione invece del regista Antonio Capuano, che sarà protagonista a Venezia con “Bagnoli Jungle”, è: “Sono felice se Antonio torna. Lo incontri, ci parli, vedi che conosce, analizza, pensa a soluzioni, coltiva interessi. Vale poco, ma se lui c’è, i miei 200 o 2mila voti, li avrà. E sa cosa penso? Per quanto dolorose, le mazzate che ha preso hanno fatto di lui una persona e un politico anche migliore”.
Pro Antonio Bassolino anche il penalista Claudio Botti: “Quella di Bassolino è stata una delle esperienze migliori. Poi, la sua vicenda è stata stravolta da vicende giudiziarie dalle quali è uscito sempre assolto. Quindi, ha diritto a un’altra chance. D’altro canto, si cerca sempre nella società civile: ma una figura capace di coniugare politica e capacità di gestire, non c’è”.
Dice bentornato ad Antonio Bassolino anche Patrizia Boldoni, consigliera del governatore: “Lo stimo molto, Bassolino è stato un grande sindaco, sarebbe bello se tornasse a impegnarsi, d’altro canto i problemi di Napoli sono tutti aperti, non c’è un nodo che de Magistris abbia sciolto. Io imbarazzata, e perché? È vero che De Luca e Bassolino non sono amici per la pelle, ma sono due politici di razza e persone di valore: troverebbero il modo di governare in sintonia”
Le perplessità su Antonio Bassolino
C’è poi chi come Gennaro Migliore rimane spiazzato da tutti questi elogi: “Quello che mi colpisce è che si parla di Bassolino del ’93, ottimo sindaco della sua generazione, certo. Ma non si parla di quello del 2010. Se abbiamo deficiti di direzione po-litica, se il Pd qui è messo male, il suo passato non è esente da colpe”. Infine, Repubblica.it riporta il pensiero di Teresa Amato, commissario ad Ercolano: “Penso che per Napoli occorra un “modello Ercolano”. Trovare un profilo nuovo, che abbia consenso e un’idea di città. Non vedo le primarie. E ricordo che il Pd è ora il secondo a Napoli dopo il M5S: un dato sul quale riflettere”.