Antonio Borrelli e la sua “posteggia aerea”, esplode la protesta degli inquilini di via Atri

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Antonio Borrelli e la sua "posteggia aerea", esplode la protesta degli inquilini di via Atri

Fa parte della tradizione napoletana la capacità di inventarsi un lavoro quando non c’è. Lo sa bene Antonio Borrelli, detto Topolino, che ha inventato la “posteggia aerea”.

Gli inquilini del suo condominio però non sono favorevoli all’iniziativa e hanno fatto scattare la protesta.

La “posteggia aerea” tanto amata dai turisti

Antonio Borrelli dal balcone di casa sua a via Atri, a pochi passi dalla pizzeria Sorbillo ai Tribunali, canta brani napoletani come “Malafemmena”, “Maruzzella” e “‘A pizza”. Due amplificatori che diffondono la musica in buona parte del quartiere, un piccolo paniere lasciato sospeso a una corda raccoglie le offerte. Il vicolo, il paniere, la canzone neomelodica, è pieno folklore, e non mancano i turisti che lo fotografano divertiti.

Ma i vicini non sono d’accordo, hanno denunciato il creatore della “posteggia aerea”, unendosi al Comitato per la quiete pubblica presieduto da Gennaro Esposito, e hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, la misurazione dei decibel e l’inibizione dello spettacolo non autorizzato.

Un residente dello stesso palazzo, Massimo Saccardo, ha commentato: “Il centro antico è un posto meraviglioso ma ci vogliono regole, non dico di vietare la ‘posteggia da casa propria’, è anche una cosa simpatica, apprezziamo la vitalità di Napoli, ma bisogna anche pensare a quelli che in città ci vivono. Le forze dell’ordine sono venute diverse volte qui, i vigili sono fissi proprio all’incrocio: eppure il frastuono c’è a ogni ora“.

Borrelli ha ribattuto, sottolineando la sua funzione polivalente: “Ora ho fondato un’associazione musicale e chiederò l’autorizzazione al sindaco a continuare a esibirmi negli orari consentiti e con un volume non elevato, le mie casse non superano i 400 watt. In più sto attento: con un occhio guardo lo stereo e con l’altro sorveglio il paniere: stamattina qui stavano rubando il motorino a un muratore che lavora nel palazzo. Io avverto anche i turisti che portano orologi vistosi“.