Antonio Ligabue: 80 opere del pittore naif in mostra al Maschio Angioino

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Antonio Ligabue: 80 opere del pittore naif in mostra al Maschio Angioino

Comincia domani l’attesa mostra dedicata al pittore e scultore naif Antonio Ligabue che si terrà al Maschio Angioino, cuore della città partenopea.

L’artista, nato nel 1899 in Svizzera, dove passò buona parte della sua infanzia e della sua vita adulta, e morto a Gualtieri in Emilia Romagna il 27 maggio 1965 , è considerato un genio folle e un simbolo dell’arte del Novecento.

I visitatori potranno ammirare i lavori dell’artista italiano fino al 28 gennaio 2018.

Antonio Ligabue: animali feroci e autoritratti

Da domani, mercoledì 11 ottobre 2017, la Cappella Palatina del Castel Nuovo (Maschio Angioino) ospiterà un’esposizione monografica dedicata ad Antonio Ligabue.

Saranno circa 80 le opere in mostra di uno dei più noti pittori del Novecento, emblema della corrente naif. Un vero e proprio excursus, storico e critico, che vuole indagare e spiegare al pubblico l’attualità di un artista che ha saputo trasportare la sua difficoltà di vivere, le sue turbe psichiche e i demoni della sua anima sulla tela.

Tra le tematiche più rappresentate infatti spiccano l’aggressività di animali selvaggi quali tigri o leopardi, spesso in lotta tra loro o sul punto di cacciare una preda, e la profondità degli autoritratti.

L’esposizione, promossa dal Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo e con la collaborazione della Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, è curata dal Professor Sandro Parmiggiani e da Sergio Negri, membri della medesima Fondazione, con l’organizzazione generale di COR Creare Organizzare Realizzare.

La mostra sarà aperta dal lunedì al sabato ( ore 10:00 – 19:00 ) e la domenica ( ore 10:00 – 14:00 ). La biglietteria chiude un’ora prima. Il costo del biglietto è di € 10,00 (ridotto € 8,00) dal lunedì al sabato e comprende l’ingresso alla mostra e al Museo Castel Nuovo. La domenica invece il biglietto costerà € 8,00 (ridotto € 6,00) e comprenderà il solo ingresso alla mostra.

L’esposizione può anche essere l’occasione per visitare la trecentesca Cappella Palatina, unica testimonianza dell’antica reggia angioina.