Antonio Megalizzi era rimasto coinvolto nell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo.
E’ morto il giornalista italiano Antonio Megalizzi rimasto ferito gravemente ferito alla testa martedì sera nell’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo. E’ salito così a quattro il bilancio delle vittime del killer Cherif Chekatt, rimasto ucciso in un blitz a 48 ore dall’attacco.
Antonio, 29 anni era a Strasburgo per il progetto Europhonica, una web radio con la quale collaborava. Europeista convinto, giudicato da tutti un bravo ragazzo stava insieme a Luana da quattro anni. “Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”. Lo scrive su Twitter Europhonica. Intanto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige Mauro Keller, nell’esprimere profondo cordoglio, annuncia che nei prossimi giorni verrà consegnato ai famigliari di Antonio Megalizzi il tesserino di iscrizione all’Ordine del giovane reporter, il quale nei prossimi mesi avrebbe completato la pratica per l’ingresso nell’elenco dei pubblicisti. “All’inizio della prossima riunione della Consulta regionale il 20 dicembre a Bolzano, sarà inoltre osservato un minuto di silenzio”, conclude Keller.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito “una inaccettabile tragedia” la morte di Antonio Megalizzi e ha espresso la sua “profonda tristezza”. “Sono particolarmente vicino – ha aggiunto Mattarella – al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente “Stato islamico””.
“Profondo dolore per la morte di Antonio #Megalizzi, un giovane con una grande passione per il giornalismo, per la radio, per le inchieste e per le istituzioni europee. Un pensiero commosso ai suoi familiari e alla sua ragazza, insieme alla solidale vicinanza di tutto il Governo”. Così su Twitter il premier Giuseppe Conte.
Solo tanto dolore
La Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine dei giornalisti, assieme alle loro rappresentanze di Trento e Bolzano, si stringono attorno alla famiglia di Antonio Megalizzi, colpito a morte dai colpi di un “signore dell’odio e del terrore” a Strasburgo. “Voleva raccontare il mondo e favorire la conoscenza di quelle diversità e differenze che sono la ricchezza dell’Europa unita. Diversità e differenze che sono, invece, odiate dall’integralismo fanatico di ogni natura e colore. Il nome di Antonio Megalizzi entra, purtroppo, di diritto nell’elenco di chi ha perso la vita perché aveva scelto di essere “guardiano di verità”, lo affermano, in una nota, FNSI, Ordine dei giornalisti, Associazione Regionale di Stampa e Ordine del Trentino Alto Adige.
Ieri mattina aveva riaperto dopo la strage di martedì sera il mercatino di Natale di Strasburgo. Imponente lo schieramento delle forze dell’ordine, moltissimi i turisti. Fra i presenti la reazione più diffusa è di “grande sollievo” dopo la cattura e l’uccisione del killer Cherif Chekatt ieri sera in un blitz della Polizia.
Nella moschea Eyyub Sultan oggi a Strasburgo si sono svolti i funerali di Kamal, l’afghano rimasto ucciso nella sparatoria di martedì mentre teneva in braccio uno dei figli. In tantissimi, fra parenti, amici e conoscenti, gli hanno dato l’ultimo saluto durante la preghiera del venerdì. “Siamo tutti scioccati” aveva scritto ieri la moschea, precisando che la salma di Kamal verrà sepolta a Meinau, il cimitero musulmano di Strasburgo. “Lui aveva una famiglia, era un uomo come tutti gli altri, era gentile”, è il ricordo di un appartenente alla comunità musulmana che ha aggiunto: “Quello che è successo è atroce. Chi ha fatto questo è una persona malata”.