D’amore e d’arte: Antonio Mocciola (VIDEO)

Il giornalista e scrittore ospite di D'amore e d'arte all'Attico partenopeo - di Anna Copertino

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Antonio Mocciola nasce a Napoli nel 1973, dal 2003 al 2013 collabora con il magazine meridionalista “Il Brigante”, ricoprendo il ruolo di capo-redattore. Giornalista pubblicista dal 2006, consulente editoriale presso la Giammarino Editore, si interessa principalmente di musica e spettacolo.

Il successo radiotelevisivo.

Conduttore ed autore radiotelevisivo, cura e firma i booklet dei cd di Giuni Russo “The complete collection” e “Cercati in me”,
nonché del dvd di Franco Battiato, “La sua figura”, dedicato alla cantante, e che contiene il monologo teatrale scritto dallo stesso Mocciola con M.A Sisini e portato in scena da Piera Degli Esposti a Torino al Festival Internazionale del Cinema Tglff.

E quello letterario.

Appassionato di fisiognomica, operatore qualificato Reiki, esordisce nel panorama letterario pubblicando la raccolta di racconti “Quattordici tracce di amore disperso”, che vince la rassegna “La Libreria degli Inediti”. Nel 2008 pubblica con la Montag Edizioni “La sottrazione“, naturale prosecuzione del lavoro precedente. Nel 2010 pubblica con Giammarino Editore “Le vie nascoste”, viaggio tra i borghi scomparsi d’Italia, che in pochi mesi “sfonda” il tetto delle duemila copie e appare su tutti i più importanti media nazionali diventando un piccolo “caso editoriale” ed inaugurando la moda del “necroturismo”, ovvero il viaggio nelle ghost-town del ‘900.

Latte di iena.

Attualmente ricopre il ruolo di vice-direttore del magazine “Corriere spettacolo”. Nel 2013 torna alla narrativa, pubblicando per La Quercia Editore la raccolta “Latte di iena”. Dopo il successo de “Le vie nascoste”, e a cinque anni dall’esordio narrativo con “La sottrazione”, Antonio Mocciola torna nelle librerie con un lavoro estremo, dal forte impatto emotivo. “Latte di iena” (La Quercia editore) inquietante fin dalla copertina (la Madonna del Latte di Caravaggio virata in negativo), è una raccolta di racconti “dark” nel senso letterale del termine: oscuro. Atmosfere raggelanti, tra cimiteri abbandonati, chiese in sfacelo, sguardi invisibili, personaggi sinistri, terre ferme in quieti apparenti. Una scrittura secca, tagliente, affilata, scomoda. Pronta a seminare tracce, come gocce di latte. Di iena, naturalmente.