Naomi, la donna transessuale già aggredita nei mesi scorsi, è stata di nuovo vittima di violenza verbale non appena rientrata dal suo viaggio che l’ha tenuta lontana da Napoli per almeno due mesi: il suo aggressore, infatti, l’ha attesa alla metropolitana di piazza Garibaldi, il luogo dove la donna è costretta a prostituirsi. A renderlo noto, il presidente di Arcigay Napoli.
Arcigay Napoli: “Maggiore supporto alle donne e alle vittime”
L’aggressore – si legge nella nota – si è presentato in una Smart con almeno quatto o cinque persone all’interno, una volta sceso dal veicolo ha cominciato a minacciare verbalmente Naomi. Un fatto increscioso che si ripete troppe volte e che fa pensare al peggio e che, ormai, riporta chiaramente alla delinquenza legata al mercato della prostituzione, uno dei più pericolosi in assoluto per la violenza inferta alle vittime già indebolite dal fenomeno della tratta o, in questo caso, dallo stigma sociale.
Per questo Daniela Lourdes Falanga, delegata politiche trans per Arcigay Napoli e il presidente della stessa associazione Antonello Sannino chiedono espressamente alle autorità competenti di garantire maggiore supporto alla vittime e alle donne tutte che vivono la notte come unico momento di autosussistenza attraverso sistemi di autosorveglianza quali telecamere, che possono verificare fatti e in qualche modo scoraggiare i delinquenti e comunque incentivare la sicurezza di una città già in fase di buone prassi adoperate. L’associazione ringrazia le forze dell’ordine per il supporto e la sensibilità dimostrata nel momento in cui Naomi ha chiesto soccorso.