Un patrimonio di ben 220mila euro accumulati spiluccando un po’ qui, un po’ lì. Claudio Vittozzi, dipendente di Poste Italiane impiegato nell’ufficio postale Napoli 81 di via Ghisleri, a Scampia, è stato arrestato questa mattina dagli agenti di polizia del Commissariato di Scampia con l’accusa di frode informatica, falsificazione e utilizzo fraudolento di carte di credito e accesso abusivo a sistema informatico.
I suoi beni, mobili e immobili, sono stati sottoposti a sequestro preventivo per una somma equivalente a 220mila euro, ovvero il bottino accumulato tramite i furti. Il modus operandi, che gli inquirenti stanno ricostruendo in queste ore, era semplice e allo stesso tempo sofisticato: approfittando di essere addetto allo sportello, l’uomo si procurava i codici delle carte di credito e dei postamat dei clienti ogni volta che effettuava operazioni per conto dei clienti. Il furto dei dati avveniva grazie a particolari strumentazioni.
Una volta ottenuto il codice, era facile per l’uomo prelevare il denaro dai conti dei malcapitati e ignari correntisti senza che le vittime se ne accorgessero, o almeno non subito. Le prime denunce sono arrivate dopo settimane, addirittura dopo mesi. Poi la scoperta. L’uomo è stato licenziato immediatamente da Poste Italiane: il suo ricorso per conservare, se non la faccia, almeno il posto di lavoro, è stato rigettato.
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