Arrestato Raffaele Rende. Le notizie di ieri lo davano in provincia di Benevento, mentre si nascondeva a San Giovanni a Teduccio. Si era rifugiato lì già giovedì notte, immediatamente dopo aver sparato e ferito gravemente Nicola Barbato. Le foto del suo volto che circolavano lo avevano indotto a tagliarsi la barba per cercare di passare inosservato, ma la sua fuga è finita. Tra gli uomini che lo hanno arrestato c’era anche il collega di Barbato miracolosamente scampato alla sparatoria di giovedì sera.
Sono trascorsi solo due giorni ma è stato arrestato Raffaele Rende. Il pregiudicato è stato trovato in un appartamento di corso San Giovanni, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Si trovava a casa di lontani parenti e non era armato. All’irruzione degli uomini della Mobile diretta da Fausto Lamparelli ha detto, alzando le mani: “Rende sono io. Non sparate”, queste le sue parole nel momento dell’arresto. L’intervento degli agenti della Polizia di Stato è stato fulmineo e non gli ha dato il tempo di opporre resistenza.
Una volta arrestato è stato portato in Questura dove si trova in attesa dell’arrivo del pubblico ministero che dovrà interrogarlo. Per catturare Rende, indicato fin dal primo momento come il responsabile del ferimento del poliziotto Nicola Barbato, di 50 anni, è scattata una gigantesca caccia all’uomo, con battute e ricerche a Napoli e in gran parte della Campania.
Il nostro sito e un gruppo su Facebook di poliziotti avevamo pubblicato il suo nome e la sua foto in una sorta di “wanted”. I poliziotti avevano indicato anche il tipo e il numero di targa dell’automobile sulla quale si pensava potesse essere il Rende, con la quale era scappato dopo aver sparato contro i due agenti in borghese e a bordo di un’auto civetta per un servizio contro le estorsioni. In manette è finita anche la persona che dava ospitalità a Rende e che dovrà rispondere di favoreggiamento.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha pubblicato su Twitter un post: “Abbiamo catturato il presunto autore del tentato omicidio del nostro poliziotto di Napoli. Ora è in Questura. Stato ancora più forte una volta ancora”.
Rimangono gravi le condizioni di Nicola Barbato, il poliziotto coinvolto nella sparatoria. All’uomo è stato estratto il proiettile che gli ha trafitto il corpo. Solidarietà da più parti, anche nel corso di Napoli-Juventus, disputata ieri sera, uno striscione che recitava “Forza Nicola“, esposto dai calciatori azzurri.
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