L’hanno prelevata con la forza mentre continuava a gridare “voglio il mio papà“, immobilizzata con la faccia sulla neve, ammanettata e le hanno spruzzato una sostanza irritante sugli occhi perché si rifiutava di entrare nell’auto. Così due agenti della polizia di Rochester hanno arrestato una bambina di 9 anni dopo essere intervenuti per una lite familiare a casa, come dimostra il video shoccante registrato dalle loro body cam.
Uno shock che è stato ammesso dalla stessa sindaca della cittadina dell’upstate New York, Lovely Warren: “in questo incidente è stato fatto del male ad una bambina, io ho ho una figlia di 10 anni, questo video non è una cosa che una madre vuole vedere“. “Il modo in cui il nostro dipartimento di polizia si è comportato con questa bambina mi preoccupa molto – ha aggiunto – da questo video è chiaro che dobbiamo fare di più per sostenere i nostri bambini e le nostre famiglie”.
Nel tentativo di spiegare il comportamento dei suoi agenti, il vice capo della polizia, Andre Anderson, ha detto che la bambina “aveva detto di volersi uccidere e di voler uccidere la madre“. Gli agenti volevano portarla in ospedale, ma di fronte al rifiuto della bambina di entrare nell’auto, l’hanno prelevata con la forza ed hanno cercato di immobilizzarla spruzzandole la sostanza urticante
“Ti stai comportando come una bambina“, si sente dire da uno degli agenti che sta cercando di farla entrare nell’auto, al quale la piccola risponde: “sono una bambina“. Nel video si sente anche un’agente donna che minaccia di usare lo spray: “stai seduta, questa è l’ultima possibilità oppure ti spruzzo negli occhi”.
E poi il collega che le dice: “a questo punto spruzza lo spray urticante” e dopo la bambina che piange per il bruciore: “per favore pulitemi gli occhi“. Dopo essere stata portata all’ospedale, la bambina è stata dimessa ed è tornata dai suoi genitori. Gli agenti si sono difesi affermando di aver applicato le procedure immobilizzando ed ammanettando la bambina “la sicurezza del minore e dietro la richiesta del genitore affidatario”.
Ma il capo della polizia Cynthia Herriott-Sullivan in una conferenza stampa ha detto “non starò a sostenere che è ok usare lo spray urticante con una bambina di 9 anni, non lo è e non rappresenta quello che è il nostro dipartimento“. “Lavoreremo per assicurare che queste cose non succedano più“, ha poi concluso, con la sindaca Warren che ha detto che verrà avviata un’inchiesta interna.
In realtà l’arresto violento della bambina afroamericana arriva pochi mesi dopo che il dipartimento di polizia della cittadina è stato investito dalle accuse per la morte di Daniel Prude, un afroamericano con problemi mentali morto soffocato lo scorso settembre dopo che gli agenti lo avevano bloccato e gli avevano coperto il volto con un cappuccio durante l’arresto.
L’allora capo della polizia si era dimesso dopo che il suo dipartimento era stato accusato di aver cercato di insabbiare la vicenda riportando la morte di Prude per overdose. La polizia allora cercò in tutti i modi di impedire la pubblicazione del video delle body camera che è avvenuto solo mesi dopo, quando la famiglia di Prude ha fatto causa alla città. Per questo ora l’attuale capo della polizia ha promesso maggiore trasparenza, pubblicando il video 48 ore dopo l’incidente, avvenuto venerdì scorso.
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