Arsenali della camorra scoperti a Scampia e Fuorigrotta

0
831
Arsenali della camorra scoperti a Scampia e Fuorigrotta

Due arsenali della camorra (foto AGV/NEWS) sono stati scoperti dai Carabinieri in due quartieri di Napoli: Scampia e Fuorigrotta. I Carabinieri della Compagnia Napoli Vomero, in collaborazione con i colleghi delle CIO (Compagnie di Intervento Operativo) di Napoli e Bari, sono intervenuti nel quartiere Scampia (periferia nord della città, con un intervento a massa e perquisizioni di interi edifici. In via Janfolla, roccaforte del clan camorristico ‘Lo Russo’ (attivo in tutta l’area Nord di Napoli, in particolare nei quartieri di Miano, Marianella Piscinola e Chiaiano) nel vano ascensore di uno stabile hanno trovato un vero e proprio arsenale pronto all’uso a disposizione dei soldati del clan.

Armi perfettamente efficienti e munizioni, in particolare: 1 kalashnikov; 1 fucile a pompa; 3 fucili berretta a canne mozze; 1 fucile sovrapposto; 1 pistola colt 45; 1 pistola colt mk4; 2 revolver cal. 38; 2 pistole semiautomatiche; 3 giubbotti antiproiettile; 2 caschi integrali neri; 600 colpi di vario calibro; passamontagna e altro materiale ancora. Per i militari si tratta di un deposito di armi in piena regola con tanto di giubbotti antiproiettile, caschi neri, pistole e fucili pronti ad armare un commando per letali azioni di fuoco degne di uno scenario di guerra.

Contemporaneamente a Fuorigrotta i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli, nel corso di perquisizioni domiciliari in appartamenti situati in via Rossettini, in una abitazione hanno scovato un borsone con all’interno un fucile sovrapposto a canne mozze (risultato rubato a Crispano nel 2005), due pistole marca bruni modello 92, una granata a mano del tipo ‘ananas’. Per detenzione dell’arsenale sono finiti in manette Giovanni Marino, 19enne, già noto, Manuel Marino, 18enne, già noto (fratello di Giovanni), Tiziana De Falco, 41enne, già nota, madre di Giovanni e Manuel. Sia l’arsenale sequestrato a Scampia che quello di Fuorigrotta è stato inviato al RIS di Roma per i necessari accertamenti balistici finalizzati a verificare se le armi siano state utilizzate in recenti raid sanguinari camorristici per i contrasti tra clan nelle rispettive aree dei rinvenimenti.