Arte per difendere la natura, opera esposta nell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli

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Arte per difendere la natura, opera esposta nell'ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli

L’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli diventa una galleria d’arte grazie alle donazioni di 30 artisti e studenti dei Licei Artistici della Campania.

L’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli diventa una galleria d’arte grazie alle donazioni di 30 artisti e studenti dei Licei Artistici della Campania. Si è inaugurata, alla presenza del Governatore della Campania Vincenzo De Luca e del Direttore della Asl Napoli 2 Nord Antonio D’Amore, la mostra per i vincitori della Competizione Internazionale d’Arte “I paesaggi del patrimonio materiale e immateriale di Napoli e provincia” organizzata dal Museo Internazionale di Arte Contemporanea Euro-Mediterraneo e dalla Asl Napoli 2 Nord per di portare l’arte nei luoghi di sofferenza. Tra gli artisti, la salernitana Gilda Pantuliano che ha donato un’opera della già premiata serie di collages fotografici digitali “Le orme sull’acqua”.

“Sono da sempre fortemente convinta – dice l’artista – che l’arte possa e debba cambiare il mondo: è un potentissimo mezzo per veicolare messaggi. Il mio vuol essere un messaggio di speranza. L’arte può avere un valore etico e sociale, arricchendo fruitore ed autore. Gioisco al pensiero che i degenti di uno dei presidi ospedalieri coinvolti in questa iniziativa possano trovare giovamento con l’arteterapia, e ringrazio il direttore del Museo MIACE Alessandro Ciambrone per avermi regalato questa bella opportunità di crescita interiore. Osservando il mio lavoro esposto, i degenti potrebbero incuriosirsi dei ghirigori che creo con gli scatti alle reti da pesca e, magari, iniziare ad interessarsi al problema della pesca fantasma che denuncio con le mie opere: sarebbe meraviglioso ritrovarli come compagni nei cleanup delle spiagge ai quali partecipo come volontaria”.

Il soggetto dell’opera donata è una sognante veduta notturna del borgo di Marina di Corricella, in cui si analizza il rapporto simbiotico tra i procidani, il mare e le sue creature, suggellato da secoli di storia e tradizioni. Tre mondi simboleggiati da tre lune: quella in cielo (il mare, le cui maree sono dominate dalle fasi lunari), il suo riflesso in acqua (le creature marine, attirate dallo sfavillio delle luci) e quello sul muro absidale del Santuario di Santa Maria delle Grazie Incoronata (le donne procidane ed il loro intimo rapporto con la fede, tema che ritorna nella geometria delle reti e che richiama esplicitamente i “quadrilli”, i reliquiari ricamati dalle mogli dei pescatori).

Le tre fonti luminose sono collegate graficamente da due bande più chiare: una verticale – asse luna/acqua – e l’altra orizzontale – asse luna/abside. Un rapporto tanto stretto da immaginare che le reti da pesca possano emergere dal mare e possano fondersi con le mura delle case dei pescatori, arrivando fino al cielo e creando una costellazione di figure geometriche tra le quali perdersi, trasognati… Ma l’opera invita anche a riflettere sull’impatto che le attività legate alla pesca hanno sull’ecosistema marino, perché il mare va amato e rispettato. Ed è per questa motivazione che, analizzando le intricate geometrie, si scorgeranno pesci ed altre creature marine impresse sull’intero paesaggio. Procida è nel mare e del mare, Procida è mare.

Se l’arte ha la capacità di fotografare ambiente e società di un dato periodo storico e, grazie al suo ruolo di mezzo di comunicazione, riesce a coinvolgere le persone in una riflessione collettiva, la ricerca formale di nuovi sistemi estetici della Pantuliano diventa indagine profonda sulle angosce del nostro tempo, condotta con estrema sensibilità. È dimensionale ma anche, e soprattutto, esistenziale. L’opera “Le tre lune”, nella versione turchese, sarà a breve esposta nell’isola campana Capitale Italiana della Cultura 2022 per “Aspettando Procida Capitale”, mostra collettiva in omaggio a Procida nella quale gli artisti selezionati esprimeranno il proprio amore verso l’isola attraverso opere edite o inedite che saranno esposte presso la galleria nonché sede dell’Associazione Culturale “Sinergia d’Arte” in un periodo ancora da definirsi, prossimo alla grande cerimonia inaugurale di Procida Capitale 2022.

“Sono contenta di chiudere il cerchio, esponendo nel luogo a me tanto caro dove nel 2017 inizò la mia ricerca artistica, osservando rapita le reti stese al sole ad asciugare ed i pescatori che le sarcivano”, confida Gilda Pantuliano. La sua opera “La rotta per Thule” è stata recentemente selezionata per essere inclusa in una “opera d’arte diversamente assemblata” in 60 copie autenticate e numerate, dalla rivista/oggetto “Civico 23” a cura dell’ associazione “Civico 23 no profit Art Space” di Salerno. L’innovativa ricerca artistica della poliedrica artista – che spazia con padronanza tra tecniche tradizionali come la cartapesta, la pittura acrilica e il papier collé ed i nuovi linguaggi digitali – è una commistione tra geometria, ecologia ed introspezione psicologica. La sua cifra stilistica è originale e riconoscibile, al passo con le tematiche e le inquietudini contemporanee e si avvale dei più moderni mezzi espressivi.

Le opere sono state esposte in prestigiose gallerie italiane ed europee – tra le altre, il Carrousel del Museo del Louvre a Parigi nel 2019 – e tra i numerosi premi che arricchiscono il palmarés dell’artista ricordiamo: doppia premiazione (Primo Premio Social e Premio Arte al Museo) nel Concorso Mudinarte 2021 presso il Museo Diocesano di Salerno, Prima Classificata al VII Premio Iside 2019, Prima Classificata al Concorso Mare Motus 2018, Premio della Critica al Concorso Arte Salerno 2018, Premio del Pubblico al Concorso NowArt 2019 presenziato da Vittorio Sgarbi, Premio Cultura Identità 2019, Premio DonneinCultura salernitane 2021.