Chiude il cinema Arcobaleno, cittadini indignati. Appello anche da Servillo e Sorrentino

Il Cinema Arcobaleno chiude i battenti, l'indignazione dei cittadini

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Vomero – Via Consalvo Carelli, 7: il Cinema Arcobaleno è lì, da 57 anni, ad accompagnare la vita dei cittadini del Vomero; tanti bambini vi sono cresciuti, tanti da adulti hanno continuato a frequentarlo. L’Arcobaleno è un multisala – tra i primi dell’epoca – esteso su 2mila metri quadri – che, fino ad oggi, ha offerto il meglio della programmazione cinematografica. I recentissimi “Frozen” e “The counselor” erano in programmazione in questi giorni, gli ultimi successi prima della chiusura. Si, perchè come altri baluardi di aggregazione e cultura nel cuore del Vomero – Guida Merliani, ma anche Loffredo che si sposterà dagli storici locali di via Kerbaker – anche il cinema Arcobaleno è stato costretto a chiudere i battenti dopo l’ultima proiezione di domenica sera.




Affitto troppo alto, tasse salate, crisi economica, multisala di ultima generazione e conseguente riduzione degli spettatori hanno avuto la meglio sulla passione ed è amareggiato Sergio Maione, l’attuale gestore dell’Arcobaleno, la cui famiglia rilevò la struttura nei primi anni sessanta: “nell’ultimo anno – ha dichiarato – abbiamo registrato un calo di spettatori del 35 per cento; alla flessione del pubblico si aggiungono le stangate delle tasse: Tares, Imu, a Napoli ci sono le tariffe più alte d’Italia, e a differenza degli altri paesi europei in Italia l’imposta sui rifiuti si calcola sui metri quadri, non sulla spazzatura realmente prodotta. L’Arcobaleno si estende su circa duemila metri quadrati. Dobbiamo seriamente pensare a metterci intorno ad un tavolo e stilare una convenzione “salva-cinema” come è stato fatto a Bologna, ed evitare che il Vomero e altri quartieri diventino solo un covo di centri sommesse e sale giochi”.

La preoccupazione di Maione, condivisa da cittadini ed esponenti della Municipalità, è infatti la futura destinazione d’uso dei locali: cosa arriverà al posto del cinema Arcobaleno qualora il proprietario dei locali trovasse un nuovo affittuario? Al Vomero, negli ultimi mesi, pare scoppiato il caso sale scommesse che spuntano come funghi non appena un negozio resta libero: il presidente della Municipalità V, Mario Coppeto, ha già garantito a tal proposito l’apertura di un tavolo interistituzionale a Palazzo San Giacomo onde evitare che il quartiere collinare si trasformi in una sala giochi. “Lancio una provocazione: Feltrinelli da anni sta cercando un luogo per sbarcare al Vomero? Bene questo è il momento giusto, Feltrinelli venga al posto dell’Arcobaleno – ha affermato Coppeto – mi rivolgo anche agli editori Guida e chi vuole scommettere sulla cultura. Le istituzioni poi devono fare la propria parte e agevolare questi investimenti. Non possiamo permettere che scompaiano al Vomero luoghi di aggregazione culturale e prendano il sopravvento iniziative commerciali sulle quali spesso nutriamo anche dubbi: proprio pochi mesi fa sono stato in Procura per chiedere agli inquirenti attenzione sulle possibili mire della camorra sui locali vomeresi.

Intanto, la cittadinanza non ci sta a restare a guardare e si prepara ad un presidio di protesta per venerdì dalle ore 13. Un appello per salvare il Cinema Arcobaleno è giunto anche da voci note dello spettacolo: Toni Servillo, assiduo frequentatore del multisala vomerese in gioventù, e Paolo Sorrentino“Evitiamo il depauperamento della vita sociale e culturale della nostra città” è l’appello lanciato da Agis Campania e sottoscritto da Servillo e Sorrentino, nonchè da numerosi esponenti del cinema e della cultura, tra cui Alessandro Preziosi, Luca De Fusco, Valerio Caprara e Vincenzo M. Siniscalchi.