Il 12 marzo prossimo la famiglia di Vincenzo Accarino, il ragazzo seviziato lo scorso ottobre con un compressore in un autolavaggio di Pianura, sarà sfrattata. I familiari hanno chiesto dunque aiuto alla IX Municipalità. Tra circa una settimana resteranno senza casa e non sanno dove poter andare. Già di per se questa è una situazione drammatica per chiunque, ma per la famiglia di Vincenzo lo è ancora di più in quanto il loro ragazzo ha bisogno di cure costanti dopo le gravi lesioni subito all’intestino.
Ragazzo seviziato con un compressore prossimo allo sfratto
“Curare Vincenzo senta un tetto sulla testa è impossibile” – Le parole della madre, dette negli uffici della IX Municipalità, sono state riportate dal quotidiano il Mattino. Lei giustamente è preoccupata più per la salute del suo ragazzo, che di certo non può permettersi di non avere un tetto sulla testa: “Non è per noi, ma per mio figlio che chiedo una mano. Lo stiamo curando dopo il difficilissimo intervento chirurgico subito in ottobre, e non riesco ad immaginare come potrò continuare a farlo senza avere un tetto. Poi a maggio Enzo dovrà sottoporsi ad un altro delicatissimo intervento di ricostruzione dell’intestino”. Una risposta è arrivato poi dal presidente della municipalità Maurizio Lezzi, il quale ha scritto la seguente nota all’assessore Roberta Gaeta: “Questa Municipalità stigmatizza il comportamento circa la mancata attenzione dell’assessore alle politiche sociali sulla grave problematica della famiglia Accarino, relativamente allo sfratto esecutivo del 12 marzo prossimo”.