Dopo lo scivolone ad Eindhoven e il blackout a Torino, il Napoli tenta di riaccendere la luce e riparte questa sera contro il Dnipro.
Allo stadio Meteor, il cui nome è tutto un programma – manca solo il colonnello Giuliacci – si prospetta un clima rigido, intorno ai 7ᵒ. La città Dnipropetrovsk, difficile a pronunciarsi, non meno a scriversi, dista 450 km da Kiev e inoltre ha dato i natali all’eroina della Rivoluzione Arancione Julija Timosenko, ex primo ministro dell’Ucraina dal 2007 al 2010, prima donna a ricoprire l’incarico, attualmente in carcere.
Ricco turnover per Mazzarri. Rosati riconfermato per l’impegno di coppa, Aronica a sinistra, Fernandez centrale e Gamberini a destra. Maggio e Campagnaro assenti per scelta tecnica, squalificato Hamsik. Sulle corsie largo a Dossena e Mesto, a completare il centrocampo Dzemaili, Donadel e Zuniga (quest’ultimo al posto dell’affaticato Behrami). In attacco spazio a Vargas e Insigne.
“Siamo venuti in Ucraina per dare il massimo- afferma Mazzarri. Affrontiamo la squadra più forte del girone, ben attrezzata tecnicamente ed organizzata tatticamente. Adesso vogliamo reagire e sono certo che i ragazzi mi daranno le risposte che cerco”.
A dirigere la 3ᵃ giornata del gruppo F l’arbitro turco Gocek.
Con sciarpa, cappello e guanti, rigorosamente azzurri, incrociamo le dita e occhio al generale inverno. De Laurentis vuole arrivare fino in fondo in questa competizione: l’Europa league può e deve essere una boccata d’ossigeno per le casse del club. Dunque i 3 punti sono d’obbligo, per agganciare la vetta della classifica e continuare il cammino europeo.
Diego Scarpitti