di Maria Stella Rossi – “Non siamo stati noi ad usare le armi chimiche.” Queste le parole che Bashar al Assad ha pronunciato durante l’intervista rilasciata ad una emittente televisiva turca, ribadendo così la posizione presa da quasi due mesi. “È stata una provocazione da parte dei ribelli per scatenare un intervento a livello internazionale.”
E parlando sempre della guerra civile in Siria, il dittatore si è lasciato andare a diversi commenti sul premier turco Erdogan, il quale ha da sempre sostenuto, in particolare negli ultimi mesi, le azioni portate avanti dai sovversivi siriani. “Il governo rappresentato da Erdogan è responsabile del sangue di decine di migliaia di siriani ed è responsabile della distruzione delle infrastrutture della Siria.”
Insinuazioni pesanti, aggravate anche da quella che sembra quasi essere una divinazione sul futuro della Turchia. “I terroristi – intesi come i ribelli – che nascondete sono come degli scorpioni che prima o poi vi pungeranno. La Turchia pagherà caro il suo contributo.”
Infine i toni dell’intervista sono stati stemperati dall’argomento elezioni, previste in Siria per l’anno prossimo. “La situazione sarà chiara tra un mese.” ha detto Assad. “ma è ancora troppo presto per parlare di una mia ricandidatura.”
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4/10/2013