
In arrivo un aiuto concreto a chi è rimasto vedovo - www.roadtvitalia.it
Potrà sembrare un’assurdità per qualcuno ma, dall’altro lato, lo abbiamo sempre detto, i bonus sono destinati a tutte le categorie sociali di persone. Quello di cui vi parliamo ora è destinato a chi è rimasto vedovo.
Se da un lato la scomparsa del coniuge è un dolore che non si può cancellare, dall’altro lato bisogna anche pensare che la persona resta sola dal punto di vista umano quanto fisico e, per questo (specie se non ha figli) ci si chiede come possa andare avanti e mantenersi.
Per questo, ecco che esiste un particolare assegno per questa specifica categoria di persone. Vediamo in cosa consiste e, soprattutto, quali sono i requisiti per richiederlo.
Sei vedovo o vedova? Ecco quello che devi sapere
La morte del coniuge rappresenta uno dei dolori più grandi da sopportare quanto da cancellare, alla pari di quello per la perdita di un figlio. Nella maggior parte dei casi, si pensa a come quella persona possa sopravvivere, non solo nell’affrontare il suo dolore (soprattutto se non ha figli) quanto anche a come possa sostenersi dal punto di vista economico.
Le difficoltà di carattere oggettivo non sono solo quelle legate al lutto ma anche alle risorse finanziare che possono venir meno e, proprio per questo, è necessario trovare una soluzione in merito a questo, che sia soprattutto un aiuto alla persona stessa che è rimasta da sola. Ecco che entra in gioco l’assegno di vedovanza, destinato ai vedovi e alle vedove titolari di pensione di reversibilità e riconosciuti invalidi al 100%.
Assegno di vedovanza: di cosa si tratta
Si tratta di un sostegno economico erogato a vedovi o vedove, lavoratori del settore privato o pubblico, già beneficiari di pensione di reversibilità e con un’invalidità riconosciuta al 100%, che li rende inabili al lavoro. Quando viene presentata la domanda per poterlo ottenere, si ha la possibilità, qualora ce ne fossero i requisiti, di ottenere un pagamento di arretrati fino a 5 anni addietro rispetto alla data di presentazione della domanda stessa.

La domanda più ovvia è: chi può richiederlo? Come primo requisito, il defunto deve essere stato un pensionato del settore privato, ovvero deve aver versato i contributi nel settore privato durante la sua carriera lavorativa. Se questi, invece, era un lavoratore autonomo, l’assegno non spetta.
Altro requisito fondamentale è la pensione di reversibilità. Ulteriore requisito è quello di essere invalidi al 100%, essere inabili a svolgere qualsiasi tipo di lavoro, o anche, essere titolari di indennità di accompagnamento. La domanda per questo assegno può essere presentata sul sito dell’INPS, entrando con le proprie credenziali SPID, o anche rivolgendosi ai Caf.